La crisi attuale una sfida globale senza precedenti con signifativo impatto sanitario, economico, sociale e geopolitico. Inoltre, la pandemia ha messo in discussione una parte degli equilibri della quotidianità a livello individuale e di sistema Paese.
Le trimestrali confermano la maggior parte dei trend che si sono sviluppati con il Covid-19. Smart working, e-learning ed e-commerce hanno modificato le abitudini degli italiani: il nuovo scenario post-Covid19 è ormai quasi del tutto consolidato.
RFI rappresenta una rete capillare su tutto il territorio nazionale, richiedendo una grande dotazione infrastrutturale e rendendo del tutto necessaria un’infrastrutturazione digitale, oltre che una grande diffusione della sensoristica.
Come raccogliere i Big Data e comprendere come utilizzarli al meglio? Quali saranno le esigenze per utilizzare questi dati? Quali i limiti che rendono più difficile questi progetti in grandi organizzazioni o in città che puntano a diventare delle smart city? L’esperienza di Talend.
Prima della definitiva evidenza di una crisi di scala mondiale, con tutti gli effetti che stiamo oggi vivendo, il nostro Paese viveva una condizione già di evidente complessità sul tema della mobilità.
Cresce il livello di adozione di soluzioni digitali da parte delle imprese italiane, ma l’interesse è solo verso le soluzioni che hanno permesso di affrontare in maniera adeguata la crisi pandemica e le sue conseguenze. Lo riporta l’Istat nella sua ultima indagine “Imprese e ICT”.
Nonostante la forte accelerazione rilevata negli ultimi mesi, in Italia il digitale fa ancora fatica ad affermarsi. A testimoniarlo è l’ultimo report Istat relativo alla diffusione dell’Ict nelle imprese italiane e un’indagine della BCE relativa alla digital economy.
Il Covid-19 ha impattato in maniera significativa sui comportamenti di acquisto dei consumatori, costringendo numerose aziende a ridisegnare la propria offerta e a rivedere le strategie di comunicazione e interazione con il cliente.