In ambito Industria 4.0 l’Italia occupa una posizione importante nel panorama internazionale. Il contributo di Gianluigi Viscardi.
L’emergenza legata alla pandemia Covid19 ha segnato profondamente le imprese italiane: secondo un recente sondaggio di TIG su 140 aziende italiane, il 62% delle aziende prevede una riduzione del fatturato per quest’anno e solo il 16% non teme alcun effetto negativo.
E’ con le riunioni degli Stati Generali, l’attivazione ufficiale dell’app Immuni e i dubbi su un’eventuale rilancio di Industria 4.0 (che potrebbe diventare Impresa 4.0 Plus) che l’Italia riparte davvero.
L’impatto del coronavirus sulla tech industry, la pubblicazione di Transizione 4.0 (il nuovo Piano che andrà a sostituire il più noto Industria 4.0) e la presentazione delle linee guida UE con cui gestire i cambiamenti legati all’Artificial Intelligence e la data economy. Le principali notizie della settimana qui!
Dalla trimestrale di Alphabet (con cui per la prima volta vengono pubblicati i dati sulle revenue di Youtube e Google Cloud) al piano europeo per il 5G per finire con il censimento delle imprese italiane secondo cui solo il 16,6% delle aziende ha adottato almeno una tecnologia disruptive.
Lo sviluppo tecnologico e digitale offre già oggi interessanti opportunità per un futuro etico e sostenibile: è dovere di tutti gli attori in gioco coglierle. Se ne parlerà il prossimo 25 febbraio all’evento TIG.
Il MiSE annuncia la ‘svolta green’ del Piano Industria 4.0: si è svolto recentemente al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo su Transizione 4.0, presieduto dal Ministro Stefano Patuanelli, con la partecipazione delle associazioni che rappresentano le Imprese che operano nel nostro Paese.
Lo scorso 15 ottobre si è tenuto l’Emilia-Romagna Digital Summit, organizzato da The Innovation Group in collaborazione con il Consorzio Bi-Rex per fare il punto sullo stato dell’arte dell’innovazione e delle priorità sul territorio.