L’AGCOM conferma la necessità per gli italiani di disporre di una rete veloce. Per Mediobanca la pandemia ha accelerato la crescita delle WebSoft mentre per Gartner nel 2020 la spesa IT mondiale diminuirà del 5,4% su base annua per poi aumentare nel 2021 del 4%. L’Italia pubblica il Dpcm sulla cyber sicurezza.
Con il Covid-19 per l’industria bancaria il timore è stato dover affrontare una crisi ancora più difficile di quella finanziaria del 2008. In realtà per molte delle sfide affrontate il mercato era pronto: in alcuni casi sono stati accelerati dei fenomeni già in atto. Le vere incognite riguardano il «New Normal».
Con riferimento alla situazione di Sogei antecedente al Covid, siamo un’azienda abituata alla presenza fisica, con oltre 2mila persone che lavorano insieme e che da un giorno all’altro si sono trovate a collegarsi in smart working da varie parti dell’Italia, comportando diverse sfide nell’ambito della cybersecurity.
Oggi il dato è al centro di tutto. Abbiamo ben chiaro come il potersi concentrare su di esso sia importante. Nutanix aiuta i propri clienti a non disperdere energie e risorse nella gestione delle infrastrutture potendosi quindi focalizzare sulla gestione ed elaborazione del dato.
L’utilizzo della tecnologia promuove diversi fenomeni, migliorando i prodotti finali e i processi di business, abilitando lo smart o il remote working e permettendo di rimanere in contatto con clienti e consumatori.
Con il lockdown e l’emergenza vissuta è cambiata la percezione dell’ufficio: lo strumento tecnologico e, in modo particolare, i servizi in cloud e la disponibilità di app installabili su qualsiasi piattaforma e utilizzabili da qualsiasi browser hanno reso l’individuo indipendente dalla sede aziendale.
L’Istat pubblica il Rapporto annuale 2020 secondo cui in Italia i potenziali smart workers sono circa 8,2 milioni; per TrendMicro in Italia 3 lavoratori da remoto su 4 hanno sviluppato più consapevolezza sulla cybersecurity. In difficoltà la pubblicità digitale di Google e Facebook: interviene l’Antitrust inglese.
La situazione vissuta dalle aziende negli ultimi mesi è stata eccezionale, un “esperimento globale” di lavoro da casa, come hanno detto in molti. Quello che una volta era un privilegio per pochi, nel giro di pochi giorni è diventato un obbligo per tutti.