INTERVISTA di Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group a Mirko De Dominicis, Manager IT, Penny Market Italia

Penny Market, catena europea di supermercati discount di origine tedesca, presente in Europa con oltre 3500 punti di vendita e oltre 44.000 dipendenti che opera in Italia con oltre 300 store e oltre 3.000 dipendenti. Abbiamo intervistato Mirko De Dominicis, Manager IT di Penny Market Italia, su quelle che vede essere le nuove opportunità e le sfide legate alle tecnologie Digital.

Secondo la sua esperienza, quali nuove opportunità offerte dalle Digital Technologies permettono di apportare Innovazioni rilevanti per il business?
Oggi nel mondo retail è molto importante il tema della multicanalità, ossia la possibilità di ingaggiare il consumatore tenendo conto dei diversi punti di contatto, sia fisici sia virtuali. Questo significa per chi opera nella GDO sfruttare tutte le possibilità offerte da App Mobile, canali Social, volantino digitale, quanto offre oggi il proximity marketing per ingaggiare i clienti. In Penny Market ad esempio abbiamo sperimentato anche la tecnologia iBeacon che può essere utilizzata per trattenere più a lungo il cliente in negozio, inviandogli notifiche push sul cellulare.

Parlando di Mobile Experience nella GDO, quali vedete essere i nuovi sviluppi innovativi?
Abbiamo sperimentato una soluzione basata su App per iOS e Android, con iBeacon nel punto di vendita. Avrebbero lo scopo sia di velocizzare la spesa, tramite rilevamento del codice a barre del prodotto e chiusura dell’acquisto più veloce alle casse, sia di comprendere meglio il movimento delle persone nel negozio. Si è trattato di un pilota preliminare allo sviluppo di una soluzione definitiva. Riteniamo che la GDO sia ancora in una fase di sperimentazione di nuove soluzioni , non si osservano al momento grandi stravolgimenti.

Come sta evolvendo la shopping experience presso i punti vendita Penny Market?
Con il nuovo format Ambiente in Penny Italia sono stati ridisegnati gli spazi interni e gli allestimenti fisici degli oltre 300 punti di vendita: questa scelta è risultata vincente in quanto gli italiani premiano l’estetica e la gradevolezza degli ambienti. Il prossimo passo sarà capire come introdurre le tecnologie Digital. Potrebbero ad esempio essere dei chioschi interattivi con servizi aggiuntivi. Il 2016 sarà un anno in cui le infrastrutture tecnologiche HW e SW verranno su nuove piattaforme che renderanno i processi ancora piu’ efficienti. Oggi ci sono molte innovazioni tecnologiche a portata di mano, dal digital signage, all’IoT e i tag RF per tracciare i prodotti, ma il tema principale rimane riuscire a calcolarne il ROI, cosa non sempre facile. Oggi abbiamo la convinzione che i clienti vanno raggiunti su più canali, compresi quelli Social, su cui siamo presenti già da diversi anni. Va inoltre capito perché i clienti fanno determinate scelte, e bisogna disporre a questo scopo di opportuni strumenti analitici nel back end. Idealmente lo store potrebbe essere rivoluzionato, ma come farlo sarà la sfida dei prossimi anni. Nel frattempo noi ci stiamo attrezzando per migliorare anche le telecomunicazioni visto che a volte il digital divide italiano di cui si parla penalizza in particolare quei negozi, anche quelli dislocati in aree periferiche mal servite dove oggi si ha l’assoluta necessità, di una rete a banda larga per portare sempre nuovi servizi e lo streaming radio in diretta negli store.

Quali sono i freni che vedete nel portare Innovazione al Business?
Nel nostro caso è molto forte la logica del controllo centralizzato, e questo impatta su molte scelte, da quella del software in Cloud, al BYOD, all’utilizzo di nuovi canali come i Social. Con riferimento alla sicurezza, oggi anche nel nostro settore la sensibilità è molto maggiore rispetto a qualche anno fa. All’IT non viene più chiesto solo di gestire un insieme di tecnologie e servizi, dal firewall ai managed services, ma piuttosto di capire tramite verifiche e vulnerability assessment, le possibili minacce e falle alla sicurezza. Inoltre un tema molto importante e sentito oggi è quello della diffusione di awareness sulla security nell’organizzazione visto che ormai il fattore umano sia l’anello debole nei processi collegati alla sicurezza informatica.

Quale sarà secondo lei il ruolo dell’IT nel breve periodo?
Oggi l’IT di un’azienda deve concentrarsi sulla governance, sul mantenimento del controllo di tutti i servizi informativi, cercando di evitare che altre aree di business si rivolgano direttamente ai provider di servizi in cloud. All’inizio questo può essere un vantaggio per l’azienda, ma poi, 9 volte su 10, il business torna dall’IT e chiede supporto quando si presentano dei problemi. Un’altra sfida per noi oggi è dare maggiore visibilità al management sull’andamento del business, permettergli di avere una migliore comprensione, visualizzare le informazioni con interfacce semplificate, avere una visione completa in tempi rapidi.