Durante il lockdown si è assistito ad un notevole aumento del traffico della rete (sia fissa sia mobile) che, tuttavia, è riuscita a garantire performance elevate (perlomeno in molte aree del Paese) nonché l’accesso ai servizi di connettività (in quel momento essenziali). Il tema è stato oggetto della quinta web conference di TIG organizzata nell’ambito del Digital Italy Program.
Lo scorso 20 luglio The Innovation Group ha organizzato la web conference “L’ecosistema 5G, il cloud e le infrastrutture TLC: dall’emergenza al sostegno della ripartenza”, quinto appuntamento nell’ambito del Digital Italy Program che si è posto l’obiettivo di comprendere lo stato dell’arte delle infrastrutture TLC ed IT nel nostro Paese.
Come, infatti, affermato da Roberto Masiero, Presidente, The Innovation Group «nel momento in cui il nostro Paese ha rischiato il collasso la rete ha tenuto» e questo nonostante «incrementi del 30% del traffico su rete fissa e del 70% su quella mobile». Del resto, come riportato anche da Francesco Mete, CEO, EBWorld, «l’emergenza ha dato una grande spinta accelerativa alla digital transformation nel Paese», un fenomeno dovuto, secondo Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Vice Presidente, Nokia Italia principalmente ad azioni tempestive e sinergiche promosse da operatori e fornitori. «Tuttavia – ha proseguito – gli effetti della pandemia sulle reti globali continuano ad essere presenti per quanto riguarda i volumi di traffico generati dagli attacchi informatici, rendendo necessario porre l’attenzione sulla tematica del security by design».
Durante il lockdown si è verificata soprattutto una domanda di servizi di connettività ad elevata velocità, un fenomeno confermato anche dagli ultimi dati AGCOM da cui emerge, appunto, come in Italia siano diminuiti gli accessi alla rete fissa in rame a favore di quelli Fiber To The Cabinet e Fiber To The Home.
Sul tema è intervenuto anche Antonio Nicita, Commissario, AGCOM, che ha affermato come la grande accelerazione registrata in questi mesi renderà adesso necessario «mettere a fattor comune le migliori pratiche ed esperienze e far sì che gli operatori si impegnino nel colmare il digital divide».
Infatti, se, come affermato da Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato, TIM e Vice Presidente, Confindustria, «il cuore digitale del nostro Paese non ha mai smesso di funzionare», ciò non è avvenuto in maniera uniforme, rendendo inevitabile intervenire quanto prima per ridurre il digital divide, nella consapevolezza che in questo momento «coesione sociale implichi innanzitutto connessione».
Un ulteriore tema affrontato è stato lo sviluppo del 5G, il cui valore, secondo Stefano Venturi, Presidente e Amministratore Delegato, HPE Italia, «è nella valorizzazione del dato». Per Emanuele Iannetti, Amministratore Delegato, Ericsson Italia, si tratta della «tecnologia mobile che avrà lo sviluppo più veloce di sempre» e il cui numero di abbonamenti, secondo dati Ericsson, raggiungerà i 190 milioni entro la fine del 2020 (mentre per il 2025 saranno attesi 2,8 miliardi di SIM). Tuttavia, come affermato anche da Dario Nardella, Sindaco di Firenze, «adesso la sfida sarà comprendere come rendere le città 5G friendly e le infrastrutture abilitanti».
Infine, per Giorgio Ventre, Presidente, Campania NewSteel e Direttore Dipartimento di Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie dell’Informazione, Università degli Studi di Napoli Federico II, una piena diffusione del 5G si verificherà anche «attraverso una giusta politica di incentivi fiscali», perché «uno stato che compra innovazione è uno stato che incentiva innovazione» mentre per Rodolfo Rotondo, Sr. Business Solutions Strategist, VMware Italia «il 5G svolgerà un ruolo abilitante nello sviluppo dei territori e nelle soluzioni per la mobilità», un tema su cui è intervenuto anche Mario Nobile, Direttore Generale, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha parlato di come, grazie alle reti di nuova generazione, sia possibile intercettare molto più facilmente la domanda di trasporto pubblico (fenomeno estremamente rilevante soprattutto in un momento in cui si rende necessario evitare la formazione di assembramenti).
Le strategie di execution: la parola a Mirella Liuzzi
«Le infrastrutture svolgeranno un ruolo strategico nella ripartenza dell’Italia. Il governo lo ha compreso e con il Decreto Semplificazioni ha dato un nuovo grande impulso al processo di digitalizzazione del Paese, fornendo chiare indicazioni anche sulle modalità di execution in ambito TLC», a dirlo è stata Mirella Liuzzi, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Ministero dello Sviluppo Economico.
Con riferimento al 5G – ha proseguito – un tema rilevante su cui le istituzioni si stanno interrogando è quello della sicurezza della rete: per tali ragioni le disposizioni in materia adottate dal governo italiano sono tra le più stringenti in Europa.
Ad ogni modo il ruolo della rete di nuova generazione sarà fondamentale per la competitività del settore industriale e per l’erogazione e la fruizione dei servizi ai cittadini sui territori. Adesso bisognerà iniziare ad intervenire quanto prima per la diffusione della banda ultra larga su tutto il territorio nazionale e coprire innanzitutto le aree grigie e bianche.