N. Ottobre 2019
a cura di Vincenzo D’Appollonio
Partner, The Innovation Group
La Robotica Collaborativa è il segmento dell’automazione industriale che mostra i maggiori trend di crescita, con un valore globale stimato, entro il 2021, di oltre 2 miliardi di dollari pari a oltre 125.000 robot venduti e installati; la robotica in Italia cresce più che in altri paesi: secondo quanto riportato da SIRI, l’associazione italiana di robotica e automazione, in Italia nel 2018 sono stati installati più di 9.000 robot, con un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Nel resto del mondo la crescita non è stata così elevata, la media globale è pari al singolo punto percentuale, mentre la media europea, sostenuta anche dal risultato italiano, è pari ad un più 7%.
I dati stimati riportano circa 400 installazioni di robot collaborativi in tutta Italia: di questo totale, il 29% delle installazioni si trovano in Lombardia ed il 24% in Emilia-Romagna. Se in termini assoluti il numero rappresenta meno del 5% del totale, il dato di crescita è però particolarmente significativo nel settore: si prevedono infatti per il 2019 più di 600 robot collaborativi installati in tutta Italia, con una crescita anno su anno che supera il 50%.
Ma cosa significa Robotica Collaborativa? La definizione di collaborativo è “l’azione di lavorare con qualcuno per creare o produrre qualcosa”; la robotica collaborativa combina le potenzialità e le capacità umane e dei robot per automatizzare funzioni ed azioni operative che non era possibile automatizzare prima. I robot collaborativi sono dunque “robot industriali di nuova generazione (cosiddetta Robotica 4.0) pensati per lavorare insieme all’uomo, a fianco a fianco e in sicurezza, senza barriere o gabbie protettive a dividerli”.
I robot di vecchia generazione sono infatti confinati in ambienti protetti, l’ambiente in cui opera il robot e l’ambiente in cui opera l’uomo sono completamente separati al fine di garantire la sicurezza degli operatori. I robot collaborativi di nuova generazione, leggeri e flessibili, non necessitano invece di barriere fisiche: per assicurare la sicurezza sono attrezzati con sensori e limitatori di forza e di coppia, sistemi di visione, sistemi laser, sistemi di riconoscimento di comandi vocali, sensori di contatto. I Robot Collaborativi (CoBot) sono pensati per lavorare allo stesso livello di forza e velocità del loro partner umano, e sono progettati per dissipare forze in caso di impatto.
La Robotica Collaborativa rappresenta uno dei maggiori cambiamenti nella robotica industriale, ed uno dei motori di sviluppo dell’Industria 4.0. Alcune delle caratteristiche vincenti dei CoBot sono rappresentate dalla vicinanza agli umani, assistenza a compiti gravosi e ripetitivi, facilità di programmazione, costi ridotti. La Robotica Collaborativa, infine, è perfettamente coerente con la promozione dell’apporto umano nella Produzione: un aspetto fondamentale nel percorso di trasformazione digitale dell’azienda. I robot collaborativi operano infatti come strumenti intelligenti in grado di qualificare il lavoro della controparte umana che, così sollevata da occupazioni ripetitive, può fornire un contributo creativo e insostituibile nella revisione ed ottimizzazione del processo produttivo: in questo senso si instaura in Azienda un vero e proprio rapporto di collaborazione tra i Robot e gli Umani.
Se molte aziende che hanno effettuato investimenti nella robotica collaborativa negli scorsi anni si sono mosse con intenti di sperimentazione, negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una maggior consapevolezza da parte delle imprese dei suoi benefici: l’aspetto più significativo è quello che vede sempre meno al centro della motivazione decisionale il robot collaborativo in sé e per sé, ricercando invece una Soluzione Globale che veda il CoBot innestarsi in un Processo Collaborativo Operativo ben definito, con obiettivi di produzione chiari, sia in termini di quantità che qualità: è questo il fattore strategico che determinerà il crescente successo della Robotica Collaborativa.
Ricevi gli articoli degli analisti di The Innovation Group e resta aggiornato sui temi del mercato digitale in Italia!