N. Marzo 2019
a cura di Vincenzo D’Appollonio
Partner, The Innovation Group
Nelle nostre attività di consulenza direzionale per le PMI stiamo affrontando in questo periodo, con le Aziende che seguiamo, le ‘chiusure’ operative e fiscali dell’anno 2018, verificando risultati raggiunti e scostamenti rispetto ai budget previsionali: risultano evidenti i benefici ottenuti da quelle Aziende che durante tutto l’anno 2018 hanno utilizzato con continuità strumenti di Controllo di Gestione con un orientamento al futuro e non alla semplice osservazione di quanto si è fatto rispetto a quanto previsto.
In un’azienda il controllo di gestione o direzionale è il meccanismo operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso appositi indicatori, le cause dello scostamento, individuando così quali azioni intraprendere per riportare i risultati effettivi in linea con quelli desiderati, ed evidenziando, mediante una continua proiezione degli andamenti, “dove si andrà probabilmente a finire se si continuerà ad operare nello stesso modo”, con l’approccio “steering control”, controllo proiettato in avanti sulla direzione di marcia.
Dal punto di vista organizzativo, il sistema di controllo di gestione è normalmente progettato e gestito da un organo posto in staff al vertice aziendale: la persona preposta a questo organo viene a volte qualificata come Controller, con un termine importato dalla pratica aziendale statunitense.
Il Controller non è solo il data entry dei reporting aziendali, quello “sempre affannato che rincorre ossessivamente i colleghi delle altre funzioni mendicando dati da inserire entro l’ora x nel data warehouse di turno”; il compito del Controller dovrebbe essere quello di partecipare attivamente alla gestione aziendale, con lo strategico ruolo nel monitoraggio preventivo dei costi, per verificare il rispetto del budget e la validazione o meno da parte del Management, attraverso Business Review con frequenza mensile.
La Direzione Generale deve prendere decisioni ‘tempestive e consapevoli’ sugli elementi primari di budget (fatturato/ricavi, spese/costi, utile/Mol/Ebit) sulla base del reporting mensile del Controller, scatenando tutte le azioni necessarie (contenimento/riduzione dei costi, iniziative per produrre extra fatturato, etc) per assicurare in corso d’opera il raggiungimento degli obiettivi prefissati di budget-EoY.
Le moderne tecnologie vengono incontro a quanti hanno scelto di utilizzare la strategia del controllo di gestione: oggi, infatti, è possibile avere il supporto di una serie di strumenti informatici per una migliore valutazione e analisi dei dati. E’ però necessario che le informazioni raccolte siano gestite e coordinate in modo da essere interpretate al meglio: tutti i dati raccolti vanno integrati, intersecati e correlati tra di loro in modo da avere una panoramica ampia e completa di quale sia la reale situazione operativa aziendale sulla quale si lavora.
L’Italia è la maglia nera tra i Paesi industrializzati per i livelli di produttività almeno dal 2001. È quanto emerge dal «Compendio degli indicatori sulla produttività», realizzato dall’OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; l’OCSE sottolinea che in ultima analisi la Produttività è una questione di «lavorare in modo più intelligente», più che semplicemente «lavorare di più». La Produttività deve riflettere la strategia e la capacità di un’azienda di produrre di più, combinando meglio i vari fattori della Produzione attraverso nuove idee e innovazioni tecnologiche, come pure i vari fattori dei Processi e dell’Organizzazione, attraverso sistemi informatici integrati: l’utilizzo del Controllo di Gestione come strumento intelligente di Governo dell’Azienda va esattamente in questa direzione, e permette di raggiungere questi obiettivi.
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