Migrazione al cloud: l’esperienza del Comune di Milano

Come tutte le Pubbliche Amministrazioni Locali, il Comune di Milano ha sviluppato nel tempo applicazioni gestionali o di front end per supportare i processi dell’ente, con un approccio verticale al singolo dominio a ingaggio passiva delle esigenze. Dal 2015/2016, l’approccio è cambiato, l’IT si è fatto parte attiva della trasformazione digitale iniziando a proporre soluzioni tecnologiche per anticipare le esigenze introducendo metodologie e approcci per consentire al Comune di costruire servizi basati sulla digitalizzazione dei processi end to end. In questo contesto l’infrastruttura, invisibile agli occhi dei cittadini, diventa strategica per garantire i servizi pensati per essere affidabili e scalabili.

Da questo racconto parte la strategia che ci ha portato a considerare il cloud come un’estensione della nostra infrastruttura tradizionale. Le prime esperienze sul cloud sono state ancora basate sull’introduzione di scelte tecnologiche basate sulla necessità e i problemi contingenti della mancanza di alta affidabilità e risorse computazionali e perciò innanzi tutto si è ricostruito il nuovo portale istituzionale su cloud pubblico (2017/2018) iniziando il percorso di digitalizzazione dei servizi di front end (es. Fascicolo del Cittadino – digital citizen folder). Risorse cloud di tipo IaaS aggiuntive sono state destinate a 2 nuovi progetti strategici per l’amministrazione:

la realizzazione di una piattaforma di Business Intelligence on memory con lo scopo di valorizzare il patrimonio informativo del Comune di Milano, e il progetto ERP per efficientare e razionalizzare i processi interni correlati alla gestione finanziaria e alla programmazione.

Contestualmente si è iniziato a riflettere sull’innovazione dell’approccio nella gestione del CED, introducendo un’infrastruttura iperconvergente per virtualizzare gli ultimi server fisici, ma soprattutto allo scopo di implementare progetti di innovazione.

Esempi di innovazione sull’infrastruttura iperconvegente sono stati:

  1. l’introduzione di una Virtual Desktop Infrastructure – VDI, scelta rivelatasi essenziale per gestire velocemente il passaggio allo smartworking durante la pandemia consentendo di attivare 7mila utenti in due settimane.
  2. la sperimentazione di un primo ambiente di sviluppo e produzione basato sul paradigma a container e del relativo orchestratore governato attraverso una console configurata per la gestione di una architettura Hybrid-Cloud. Obiettivo, preparare il passaggio al futuro multi-cloud. Su questo ambiente è stata realizzata la nuova intranet e il sistema per la gestione dei servizi educativi dell’Amministrazione.

Con riferimento alle legacy strategiche, insieme a CSI Piemonte dallo scorso mese di agosto, è stato avviato un assessment dei nostri sistemi dal quale ottenere lo studio di fattibilità per la migrazione di database e servizi applicativi verso soluzioni multi-cloud (pubblico, privato su tecnologia ibrida).

In virtù della Strategia Cloud Italia presentata lo scorso 7 settembre dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Vittorio Colao, l’approccio alla progettazione della migrazione è quello di tendere alla definizone di processi e strumenti per la governance di architetture multi-cloud attraverso un piano di interoperabilità che ci consenta di

  • gestire il monitoraggio applicativo e sistemistico,
  • effettuare le operazioni procurement e de-procurement delle risorse in modalità trasparente rispetto all’architettura distribuita sui diversi cloud provider pubblici e privati in base ai criteri di economicità, opportunità di scalabilità e sicurezza.

Un obiettivo fondamentale che a mio avviso il Ministro e dei tavoli territoriali dovranno perseguire è quello di definire gli standard per la realizzazione di interfacce applicative (APIs, microservizi) che permettano ai fruitori (comuni grandi e piccoli compresi) di poter scegliere il modello di governance desiderato, integrando applicativamente le proprie piattaforme o i tools preferiti agli strumenti di gestione dei cloud provider per controllare l’infrastruttura attraverso un layer logico costituito da una console che consenta di navigare e gestire intelligentemente i servizi IT diversamente distribuiti.

Il Comune di Milano è pronto ad appoggiare e a collaborare per la realizzazione di questo tipo di visione strategica multi-cloud, in cui le amministrazioni devono essere accompagnate per evitare lock-in difficilmente superabili. Ci sono senz’altro delle problematiche, quali ad esempio, la disponibilità di competenze, e la lentezza di reazione che generalmente le amministrazioni pubbliche mostrano in queste circostanze; una lentezza che a volte può essere sfruttata come fattore positivo se trasformata in un’opportunità per riflettere su quello che si sta facendo. L’innovazione non deve essere rincorsa ma progettata. La riflessione su cui ci vogliamo soffermare è quella di progettare già da ora la soluzione che diventerà nel futuro l’infrastruttura multi-cloud distribuito con governance interna di servizi e risorse condivise creando centri di competenza dell’IT nella PA.

In questo contesto, notevoli opportunità provengono direttamente dal PNRR. Ad esempio, un progetto per noi di grande interesse riguarda la realizzazione di un ecosistema digitale urbano per la città di Milano da poter condividere come modello distribuito con gli altri comuni che permetta di avere a disposizione dei dati interoperabili su cui soggetti pubblici e privati possano costruire servizi per i cittadini e realizzare strumenti di governance della città. Il risultato finale sarà la possibilità di facilitare lo scambio delle informazioni tra cittadini e amministrazioni e gestirle attraverso un IT unico multi-ente e multi-disciplinare. Una gestione multi-cloud interoperabile dei servizi e delle attività pubbliche, che di fatto porterebbe alla creazione di un IT unico della PA, sarebbe un notevole vantaggio anche per i cittadini che potrebbero usufruire di una completa circolazione dei dati pubblici.

CONTRIBUTI

I contributi di questa sezione comprendono documenti, relazioni e sintesi di interventi effettuati dai Relatori delle Web Conferences, degli Eventi Territoriali e del DIGITAL ITALY SUMMIT promosso da The Innovation Group.

Essi possono includere, inoltre, articoli e Paper che abbiamo ritenuto di particolare interesse per aprire o contribuire al dibattito sulle politiche industriali e sull’impatto dell’innovazione tecnologica sul mercato e sull’industria del digitale sull’organizzazione delle imprese, della Pubblica Amministrazione, del Terzo Settore e del lavoro.


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