La reale lezione appresa dal coronavirus è la grande prova di maturità dimostrata durante quella che può definirsi un’ «epifania digitale». Infatti, gli inaspettati picchi di domanda registrati durante il lockdown non sarebbero mai stati affrontati con efficacia in mancanza di infrastrutture costruite e progettate per mostrarsi resilienti di fronte a shock esterni come quello appena vissuto. È quanto è avvenuto anche all’interno di Microsoft, nonostante la complessità dell’infrastruttura che si gestisce: si consideri che la rete di data center Microsoft si avvia a raggiungere le 58 region annunciate nel mondo.
Un altro aspetto emerso durante il periodo di emergenza è stata la distinzione tra la dimensione fisica e quella digitale del lavoro, comprendendo la vera possibilità di svolgere le proprie mansioni da qualsiasi luogo grazie alla resilienza delle infrastrutture, una consapevolezza di estrema rilevanza per eventuali ulteriori shock che richiederanno una risposta in termini di flessibilità.
Inoltre, è stata compresa l’importanza del dato come fattore primario di produzione, a cui deve essere attribuita la stessa importanza di componenti quali la forza lavoro, il capitale e gli asset tecnologici, altrimenti sarà difficile competere e muoversi all’interno dello scenario economico che si sta delineando.
In questo contesto Microsoft ha sviluppato diverse iniziative nell’ambito del programma “Ambizione Italia #DigitalRestart”. Di recente è stata, infatti, annunciata l’apertura di una nuova region di data center in Italia e di diverse altre attività per un investimento totale di 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Nel dettaglio, il progetto verte su cinque tematiche fondamentali:
- Digital skills. Si investirà per promuovere la diffusione delle competenze digitali nel tessuto produttivo e scolastico del Paese.
- Smart working e Digital Working. Si stanno portando avanti alleanze con diverse aziende con particolare attenzione alla digitalizzazione delle PMI per aiutarle a rilanciarsi anche grazie all’innovazione
- Sostenibilità. Il data center italiano sarà realizzato con elevati standard tecnologici e di sustainability. Inoltre, è stato annunciato un piano globale ben preciso con l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025 e di compensare, entro il 2030, tutte le emissioni di carbonio emanate dalla nascita della società.
- Artificial Intelligence. È prevista la creazione di un hub (il cui annuncio ufficiale avverrà in autunno 2020), che fungerà da centro aggregatore delle diverse competenze del settore e in cui poter accelerare i processi e le sperimentazioni in atto sul fronte dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di riunire le giuste competenze nel settore, superando i timori e la resistenza e facendo sì che le tecnologie disponibili possano realmente entrare nel cuore dei processi aziendali di qualsiasi azienda, sia essa piccola o grande.