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L’ABC DEL DIGITALE. Per una Tassonomia del Nuovo Mondo

Roberto-Masiero-miniA cura di Roberto Masiero, President, The Innovation Group

Il primo risultato dei “quaranta saggi” che hanno dato vita ai tavoli di lavoro del Programma “DIGITAL Italy 2016”, è  consistito nel concordare finalmente una Tassonomia del Digitale condivisa da tutti i maggiori operatori del settore.

Finora infatti termini come infrastrutture immateriali, piattaforme digitali ed ecosistemi sono stati utilizzati spesso alla rinfusa e senza un chiaro valore semantico dai vari operatori del settore . Ma poiché “Nomina sunt consequentia rerum” (Giustiniano, Istituzioni ,II, 7, 3 ), l’Advisory Board del Programma, e in particolare il Gruppo di Lavoro coordinato dal Prof. Fuggetta, si sono impegnati per darci una definizione precisa per cosa intendiamo per i “fondamenti” del digitale, in modo da supportare più efficacemente la formulazione di strategie adatte a garantire il successo di imprese e organizzazioni in questo nuovo mondo.

Riassumiamo brevemente la struttura di questa Tassonomia affrontata, in questa sede da un punto di vista prevalentemente tecnologico:

1.1) Infrastrutture materiali:

“Questa tipologie di infrastrutture digitali sono caratterizzate da una loro “fisicità” che ha quindi una influenza diretta e consistente sui costi e tempi necessari alla loro costruzione e gestione. Tipici esempi sono le reti di telecomunicazione, i centri di calcolo e elaborazione delle informazioni (CED), i sistemi per erogare servizi di cloud computing.

1.2) Infrastrutture immateriali:

“Sono infrastrutture informatiche (software e per questo denominate “immateriali”) che costituiscono servizi trasversali utilizzabili da una molteplicità di applicazioni. Sono trasversali in quanto forniscono funzioni di utilità per qualunque tipo di dominio o settore. Tipici esempi sono i sistemi di pagamento e di  gestione dell’identità digitale.” (1)

Le infrastrutture sono le fondamenta su cui costruire le applicazioni digitali. Sono assolutamente abilitanti, necessarie ma di per sé non sufficienti.

2) Piattaforme digitali:

Intendiamo per queste ” gli ambienti per lo sviluppo, l’esecuzione e la gestione di moderni sistemi informatici distribuiti (in cloud e non)” (2)

Il termine “piattaforma digitale” può essere utilizzato in due diverse  accezioni.

  • Come un ambiente di sviluppo le applicazioni software
  • Come ambienti architetturali che offrono servizi informatici utili, a “run-time”, cioè all’esecuzione e gestione delle applicazioni.

La piattaforma è quindi un modello relativamente marginale, nonostante l’abuso che di questo termine si fa nella letteratura e nel linguaggio aziendale corrente.

3) Ecosistemi.

Grande rilievo strategico viene invece ad assumere questo termine, che però non  va inteso semplicemente come una infrastruttura tecnologica, ma come “un insieme organico e coerente di diversi elementi tecnologici, organizzativi, di business e anche sociali:

  1. Infrastrutture immateriali condivise:
  2. Standard tecnologici e applicativi condivisi
  3. Policy e procedure condivise (
  4. Modelli di business coerenti con le policy e le procedure di funzionamento adottate dall’ecosistema.
  5. Una community di sviluppatori e utenti.” (3)

Il vantaggio di un ecosistema consiste dunque nel creare “esternalità di rete”, nel definire ambienti in cui  è conveniente sviluppare applicazioni con vantaggio sia degli sviluppatori che dei clienti finali.

Questa è naturalmente solo una prima schematizzazione di alto livello della tassonomia proposta nel volume “ Digital Italy 2016: Per una strategia nazione dell’innovazione digitale” ( Maggioli , Ottobre 2016),che verrà presentato nel corso del DIGITAL ITALY SUMMIT 2016, Roma , Auditorium Confindustria, 22 23 Novembre: http://bit.ly/2cUkVkc.

Nel corso del Summit, a cui vi invitiamo senz’altro a partecipare, verranno approfondite le rilevanti implicazioni in termini di business e di carattere organizzativo che l’Alta Direzione delle Imprese della Pubblica Amministrazione dovranno affrontare nel processo di trasformazione digitale che caratterizzerà il nostro Paese nei prossimi anni.

 


(1) Alfonso Fuggetta, “Infrastrutture, piattaforme digitali e nuovi ecosistemi”, in “Digital Italy 2016: Per una strategia nazione dell’innovazione digitale” (Maggioli , Ottobre 2016), pag. 133
(2) Alfonso Fuggetta, “Infrastrutture, piattaforme digitali e nuovi ecosistemi”, in “Digital Italy 2016: Per una strategia nazione dell’innovazione digitale” (Maggioli , Ottobre 2016), pag. 134
(3) Alfonso Fuggetta, “Infrastrutture, piattaforme digitali e nuovi ecosistemi”, in “Digital Italy 2016: Per una strategia nazione dell’innovazione digitale” (Maggioli , Ottobre 2016), pag. 134

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