Il tema della digitalizzazione in fabbrica non è recentissimo: è un processo che non è iniziato oggi, come ben sa chi opera nel settore e si occupa di tecnologie industriali. Oggi, però, anche grazie alla risonanza che ha avuto la strategia tedesca Industry 4.0 – che tra l’altro reputo un modello eccellente – e all’hype che ha circondato le tecnologie IoT negli ultimi anni, il tema della cosiddetta “fabbrica intelligente” è all’ordine del giorno.
Rumore mediatico e dichiarazioni di intenti a parte, resta però il fatto che, allo stato attuale, è rischioso per un’azienda manifatturiera non accogliere questa sfida e non riconoscere che la fabbrica de futuro sarà inevitabilmente una fabbrica connessa e digitale: il rischio infatti è quello di rimanere tagliati fuori – di perdere un treno importante, come si usa dire. Tutta questa digitalizzazione, l’innovazione in generale, consente infatti, in concreto, di contenere i costi operativi dell’azienda e di essere di conseguenza più competitivi sul mercato. Si pensi al Gruppo Candy: abbiamo degli ottimi prodotti, che però devono trovare il modo di competere in uno scenario in cui sicuramente molto fa il prezzo finale degli elettrodomestici.
Molto spesso inoltre la possibilità di rinnovamento e innovazione della fabbrica viene proprio dai prodotti stessi. Nel nostro caso, infatti, abbiamo cominciato a pensare a come rinnovare i processi produttivi in ottica 4.0 proprio quando ci siamo trovati ad avere in linea di produzione dei prodotti “intelligenti”, dotati di sensori e protocolli di comunicazione: abbiamo iniziato ad interrogarci su come sfruttare questo upgrade tecnologico e le funzionalità che poteva comportare, non solo per fornire servizi aggiuntivi ai nostri clienti, ma anche per sfruttare tali funzionalità all’interno del nostro ciclo produttivo. Si pensi al caso della tecnologia NFC, che stiamo cominciando ad introdurre in modo significativo – dall’anno prossimo sarà di serie – all’interno dei nostri prodotti, per ampliare le possibilità d’interazione e dialogo con ciascun elettrodomestico. Questa tecnologia può essere usata all’interno del ciclo produttivo ad esempio per avere direttamente da ogni elettrodomestico comandi alla linea in merito alle attività di collaudo e controllo da svolgere. E’ sicuramente un’evoluzione logica dell’utilizzo della tecnologia disponibile, anche in fabbrica.
Non si può però negare che ad oggi in Italia ancora pochi hanno adottato un approccio puro all’Industry 4.0: si sta infatti ancora attraversando una fase interrogativa sulla strada da percorre nel medio- lungo periodo per abbracciare appieno questo paradigma. Fino ad ora molti di noi hanno scelto di adottare una strategia di digitalizzazione incrementale, costruendo “l’azienda digitale” pezzetto per pezzetto, senza dover affrontare una reinvenzione tout-court dell’azienda: è un approccio che sicuramente ha funzionato, ora dobbiamo valutare se sarà anche la strategia del futuro.
di Aldo Fumagalli, Presidente- Gruppo Candy Spa