INTERVISTA di Elena Vaciago, Associate Research Manager, The Innovation Group a Federico Protto, A.D. e D.G. di Retelit
Tra l’800 e il 1.500 si svilupparono lungo le Coste della penisola Italica le Repubbliche marinare. Amalfi, Genova, Pisa e Venezia, ma anche Ancona, Gaeta, Noli, Ragusa: grazie a una vantaggiosa posizione geografica svilupparono attività marittime, autonomia politica e una prosperità economica che ai tempi non avevano rivali. Oggi in qualche modo la storia si ripete, ma grazie a una nuova tipologia di traffico: non più marittimo ma informatico, traffico IP che attraverso cavi in fibra ottica raggiunge continenti e popolazioni a livello globale. L’Italia è di nuovo in prima linea nel Mediterraneo grazie alla posa a Bari lo scorso maggio del cavo sottomarino di ultima generazione del Consorzio AAE-1 (uno dei tre approdi Europei insieme a Chania, in Creta, e a Marsiglia), con collegamenti fino all’Estremo Oriente, attraverso l’Africa, i Paesi del Golfo, l’India e il Sud dell’Asia. L’Italia ha quindi riacquistato preminenza internazionale diventando il punto di sbarco di un’infrastruttura di rete all’avanguardia, ponendo le basi per un nuovo tassello di una strategia competitiva in chiave digitale per il paese.
“Oggi l’Italia ha acquisito una posizione strategica nelle rotte che dal Nord Europa vanno verso i Paesi dell’est del mondo.” – ha commentato Federico Protto, che con Retelit ha partecipato al Consorzio AAE-1, realizzando la landing station di Bari per il collegamento del cavo – “I fornitori di contenuti e gli Over The Top come Amazon, Google e Facebook, oltre a essere interessati a far transitare i grandi volumi di traffico delle loro attività tra l’Europa e il Medio e l’Estremo Oriente, con la presenza del cavo sulle coste italiane potranno anche essere interessati a posizionare i loro sistemi in data center nel nostro Paese favorendo ulteriori sviluppi delle infrastrutture digitali nazionali”
La nuova tratta di 25.000 chilometri che collegherà l’Europa a Hong Kong (da programma sarà completata entro la fine dell’anno) risponderà da subito a una domanda crescente di traffico che fino a questo momento non ha trovato collegamenti diretti: fino ad ora infatti il traffico è stato convogliato attraverso altri percorsi, utilizzando spezzoni di cavi pre-esistenti oppure cavi transatlantici e transpacifici, passando dagli USA per arrivare alle coste meridionali del continente asiatico.
Complessivamente saranno raggiunti dal cavo tutti i principali Paesi di Asia, Africa ed Europa (oltre l’Italia, sono 18 i paesi toccati dal cavo sottomarino: Francia, Grecia, Egitto, Arabia Saudita, Djibouti, Yemen, Qatar, UAE, Oman, Pakistan, India, Myanmar, Tailandia, Cambogia, Malesia, Singapore, Vietnam e Hong Kong), tramite gateway di telecomunicazioni da Marsiglia a Hong Kong e Singapore, servendo potenzialmente un’area geografica che conta nel complesso più del 40 percento della popolazione mondiale. Il Consorzio comprende, oltre a Retelit, operatori del calibro di China Unicom, Djibouti Telecom, Etisalat, Global Transit, HyalRoute, Metfone, Mobily, Omantel, Ooredoo, Oteglobe, PCCW Global, PTCL, Reliance Jio, Tele Yemen, Telecom Egypt, TOT, Viettel, VNPT.
“Le potenzialità del cavo sottomarino AAE-1 sono uniche”, ha spiegato Federico Protto. “Il nuovo cavo mette a disposizione un collegamento diretto, che prima non esisteva, dall’Europa verso i Paesi drl Medio oriente, l’India, Singapore e Hong Kong che registreranno, anche in futuro, un’elevata crescita della domanda di traffico. E’ concepito con una tecnologia di ultima generazione che permette di ingegnerizzare percorsi end-to-end dove prima si collegavano sistemi eterogenei, senza la necessità di fermate intermedie, se non una in India per la rigenerazione del segnale, quindi con prestazioni di primo piano in termini di minore complessità di gestione e bassa latenza”. In termini di capacità complessiva, il cavo offre 40 terabit al secondo, pari a 7 milioni di canali televisivi ad alta definizione.
“Considerando anche il cavo che passa attraverso la Sicilia, c’è la possibilità per l’Italia di fare leva su questi asset, alternativi a seconda delle singole esigenze, per fare sistema e favorire ulteriormente la sua posizione come porta d’ingresso privilegiata ai sistemi di traffico globale, in alternativa a Francia, Grecia, Turchia, Balcani e Paesi dell’Est. Sono previste anche nuove opportunità in termini di riconoscibilità e di business per Bari e per l’intera territorialità pugliese, che potrà diventare un polo strategico e un punto nevralgico di sviluppo dell’economia digitale grazie al traffico internazionale proveniente dai cavi sottomarini”.
La disponibilità del nuovo collegamento si inserisce in un contesto italiano di impulso complessivo al rafforzamento di infrastrutture di telecomunicazione, voluto dal Governo con il varo del Piano per la banda ultralarga. Dopo l’approvazione della Commissione UE arrivata a fine giugno e a seguito della decisione di inizio ottobre del TAR del Lazio di respingere le richieste di sospensiva, Federico Protto conclude “Siamo contenti di tale pronunciamento che rafforza la volontà di proseguire con tempi estremamente ridotti, nonostante alcuni tentino di mantenere lo status quo più a lungo possibile”.
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