Settimana scorsa si è tenuto a Londra l’IBM Europe Cloud Analyst Briefing Day durante il quale l’azienda ha presentato agli analisti europei gli aggiornamenti della propria strategia e dell’offerta Cloud.
Da questa giornata sono emerse le novità dell’azienda in relazione al Cloud Computing, ed in particolare sono stati messi in evidenza i quattro pilastri fondanti la sua strategia in questo ambito:
- Offrire un Hybrid Cloud Environment che consenta alle aziende di sviluppare la propria strategia verso la digital transformation
- Adottare un modello Open e una Open Governance, che consentano ad IBM di influenzare e fare leva sull’ecosistema e, più in generale, sui processi di Digital Transformation
- Essere parte integrante del processo di innovazione del mercato dell’hardware ed essere, di conseguenza, un Big Player nel mercato del Cloud infrastrutturale (IaaS)
- Rivolgersi direttamente alla community degli sviluppatori, per creare nuove “alleanze” e sinergie.
In particolare, IBM ha mostrato come la sua strategia Cloud si basi sull’ampiezza del portfolio di competenze e di capacità che l’azienda può mettere a disposizione dei propri clienti: IBM può infatti offrire ad un’azienda che voglia intraprendere un percorso verso il Cloud punti di accesso “multipli” a questa trasformazione, fornendo servizi Cloud in modalità sia pubblica, sia privata, ibrida o gestita, e tenendo conto di tutte le combinazioni che si possono creare tra queste modalità di fruizione. Inoltre, IBM sta puntando molto sul concetto di velocità, sia interna alle sue soluzioni (in termini di agilità ed interoperabilità), sia tra i propri clienti, guidandoli nel processo di trasformazione digitale.
Durante l’evento si è quindi discusso molto di Cloud, in tutte le sue forme, sia IaaS, PaaS o SaaS: sono stati infatti approfonditi servizi e soluzioni quali Softlayer e i servizi Cloud OpenStack, i nuovi ambienti di test e sviluppo (IDTES), Bluemix (intesa come componente centrale ma non isolata della IBM Cloud Fabric), e l’IBM Marketplace per le applicazioni SaaS.
D’altra parte per l’Italia le novità di IBM in ambito Cloud non sono ancora finite: ieri IBM Italia ha infatti inaugurato in provincia di Milano un nuovo data center Softlayer per il Cloud Computing. IBM è così tornata ad investire nel Paese: per questo progetto sono stati stanziati, in forma privata, 50 milioni di dollari con l’obiettivo di supportare l’Italia nel necessario percorso di trasformazione digitale. Il nuovo data center, che si trova nell’area dell’ex campus di Italtel tra i comuni di Cornaredo e Settimo Milanese, è completamente fisico e consente alle aziende italiane di avere la certezza che i propri dati si trovino sul territorio nazionale. Questo è particolarmente rilevante se si considerano le problematiche di sicurezza e privacy legate al Cloud e alla virtualizzazione, soprattutto tenendo conto della stringente normativa italiana.
A cura di Camilla Bellini, Senior Analyst