L’emergenza legata alla pandemia Covid19 ha segnato profondamente le imprese italiane: secondo un recente sondaggio di TIG su 140 aziende italiane, volto a individuare i principali effetti della crisi Covid, il 62% delle aziende prevede una riduzione del fatturato per quest’anno e solo il 16% non teme alcun effetto negativo.
Fonte: TIG, Sondaggio Effetti Covid19, luglio 2020
La nuova fase vedrà l’industria italiana assumere un compito importante, quello di riportare il Paese a crescere, in un contesto internazionale ancora più sfidante, in cui la digitalizzazione spinta dei processi, in ottica Industria 4.0, avrà un ruolo sempre maggiore.
L’impegno del Governo per favorire Industria 4.0
Una buona notizia è la recente decisione del ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli di rilanciare il tema della digitalizzazione nel mondo industriale con il piano “Industria 4.0 Plus”. A fine maggio il ministro aveva già firmato un decreto contenente il piano “Transizione 4.0”, destinando 7 miliardi di euro a rilanciare l’innovazione nel mondo industriale, sia per i processi sia per i macchinari, passando dal sistema dell’ammortamento al credito di imposta. In questo modo, il governo ha stimato che potrebbe aumentare di più del 40% la platea delle imprese che possono accedere all’incentivo. Invece, a luglio Patuanelli ha lanciato il piano Industria 4.0 Plus, con cui si punta a far salire il tetto di spesa ammissibile per il bonus – che sostituisce iper e superammortamento – da 3 a 5 milioni di euro. Gli investimenti favoriti saranno quelli per l’innovazione, green economy, ricerca e sviluppo, attività di design e innovazione estetica, formazione 4.0: tutti ambiti decisivi per favorire il processo di transizione digitale del nostro sistema produttivo, nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, oltre che per far crescere le competenze tecnologiche dei lavoratori.
“Chi utilizzerà le migliori tecnologie emergenti, come blockchain, intelligenza artificiale e internet delle cose, per raggiungere obiettivi come innovazione dei prodotti, green e cybersecurity – ha detto il ministro Patuanelli in un’intervista rilasciata all’Ansa – avrà un incremento esponenziale delle percentuali di credito di imposta sull’investimento fatto”. Con la possibilità per chi mette insieme tecnologie e obiettivi di arrivare ad una “defiscalizzazione totale”. Il pacchetto sarà pronto “per il primo gennaio 2021” e andrà ad accompagnare le altre misure attese già per quest’anno.
Impatto della trasformazione digitale nel mondo industriale
Quale è stata la lezione tratta dalla recente emergenza Covid19? Il lockdown ha spinto molte aziende, anche del settore industriale, ad adottare in modo diffuso le soluzioni digitali per continuare a operare, superando così in breve tempo sia il ritardo accumulato negli anni sul fronte del digitale, sia le resistenze culturali e i freni normalmente attribuiti a ristrettezze sul fronte dei budget. Basterà però questa crisi a far fare un’inversione di rotta alle tante imprese manifatturiere del paese, aiutandole a riconsiderare l’importanza degli investimenti in innovazione? Cosa ancora manca perché si realizzi il sogno di una manifattura moderna e aggiornata sugli ultimi trend dell’innovazione digitale?
Il tema sarà al centro dei lavori del “SMART MANUFACTURING SUMMIT LIVE” del prossimo 16 settembre 2020, evento pensato e disegnato da The Innovation Group per far incontrare e dialogare i CIO, IT Manager e Manufacturing Operation Manager e i vari interlocutori coinvolti nei processi di innovazione. Per arrivare a definire come predisporre politiche di incentivazione e promozione della trasformazione del settore manifatturiero del nostro Paese.
Qual è oggi il ruolo della Trasformazione Digitale nel settore industriale?
Secondo i risultati della “Digital Business Transformation Survey” (condotta a gennaio 2020 da The Innovation Group su un campione di 145 aziende dei diversi settori), il settore industriale è stato finora poco impattato dalla trasformazione digitale in corso, molto meno che non altri settori. Come mostra la figura successiva, alla domanda se “Nel suo settore è cambiato il modello di business come conseguenza della Digital Trasnformation”, l’84% delle imprese manifatturiere ha risposto “Poco” o “Abbastanza”, quando la risposta sugli intervistati di tutti gli altri settori, raggiungeva nella quasi metà dei casi punteggi molto più alti: “Molto” e “Moltissimo”.
Fonte: DBT Survey 2020, N=145 aziende
Le aziende con attività industriali stanno facendo evolvere i propri modelli di business in modo da incorporare sempre di più, abilitati dai nuovi processi digitalizzati, aspetti come “product-as-a-service”, introduzione di cicli di innovazione continua, partecipazione a nuovi ecosistemi digitali. Questo porta sempre di più ad automatizzare, integrare, monitorare e migliorare continuamente risorse e processi, nell’ottica di una gestione proattiva delle attività produttive attraverso catene del valore sempre più estese, sfruttando il più possibile informazioni in real time per un’orchestrazione e un’ottimizzazione degli aspetti operativi. In sostanza, questo è quello che comunemente si intende con i termini “Smart Manufacturing”, “Industria 4.0”, “Connected Factory”, “Digital Manufacturing”. Oggi nel mondo, dalle principali rilevazioni, emerge che circa il 76% delle aziende manifatturiere ha avviato una iniziativa di Smart Factory o è nella direzione di definirla a breve: soltanto però il 14% delle aziende è soddisfatta dei risultati ottenuti, è le best practice sono ancora di meno (6%), ossia sono pochi i “Digital Master” che possono affermare di aver raggiunto un livello avanzato nella digitalizzazione dei processi produttivi, sostenuto da una corretta visione, una completa governance e competenze avanzate dello staff.
In Italia, quello che la ricerca di TIG ha messo il luce è che in questo momento c’è ancora una situazione molto differenziata. Solo il 62% delle aziende manufatturiere considera il tema dell’Industria 4.0 importante o molto importante.
L’indagine “Digital Business Transformation Survey” e le considerazioni sulle evoluzioni in corso con riferimento all’Industria 4.0 saranno presentate da The Innovation Group in occasione del “SMART MANUFACTURING SUMMIT LIVE” del prossimo 16 settembre 2020.
