A cura di Camilla Bellini, Analyst, The Innovation Group
Negli ultimi anni il mercato italiano del software applicativo sta registrando trend nel complesso positivi: nel 2015 il totale di questo mercato è stato pari a circa 2 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo del +2,4% rispetto al 2014.
Per il 2016 questo trend di crescita è previsto rimanere stabile (intorno al +2,3%), raggiungendo i 2,1 miliardi di euro.
In particolare, a crescere è la spesa per alcuni applicativi, quali CRM e SFA (+10,8% nel 2015) e Business Analytics (+11,8%), dal momento che aumenta infatti l’interesse per soluzioni che siano in grado di raccogliere e profilare dati, di integrarli e di fornire informazioni sui comportamenti dei clienti. Si tenga presente che questi trend comprendono sia componenti software tradizionali, sia componenti legate ai nuovi paradigmi della mobility e dei social, che determinano in molti casi i significativi tassi di crescita registrati.
A diminuire è invece la spesa per software ERP e gestionali (-3,4% nel 2015), soprattutto a causa della maturità di questo mercato.
Inoltre, il mercato del software applicativo tende a risentire in modo meno marcato dalla diffusione del Cloud Computing, rispetto ad esempio al mercato dell’hardware che è sempre più impattato dall’adozione di soluzioni IaaS. La diffusione di soluzioni SaaS è, soprattutto all’interno delle grandi aziende, ancora marginale, mantenendo di conseguenza ancora contenute le dimensioni di questo mercato: in molti casi infatti l’elevata customizzazione degli applicativi in-house si scontra con la standardizzazione richiesta da una soluzione SaaS, portando le aziende a scegliere ancora un approccio on premises.
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