La rivoluzione dei dati è una realtà nelle imprese. I dati aziendali devono costituire degli asset per creare valore, sempre di più gli individui e gli oggetti diventano nuovi “data agent” che producono valore economico all’interno e all’esterno delle imprese, ponendo sul mercato le basi di una nuova economia dei dati.
Questo valore nei Big Data si può estrarre solo con modalità innovative di rappresentazione, con tecniche di design e visualizzazione tali da esplorare e raccontare la loro grande bellezza nascosta a chi le deve utilizzare.
Welcome e Introduzione: Segnale e Rumore e il ritorno della Volpe e il Riccio
Ezio Viola, Co-Founder & General Manager, The Innovation Group
Information Design e visualization: come raccontare la bellezza dei Big Data
Simone Quadri, Co-founder and Content Director, Accurat
Capturing the Big Data Opportunity: esempi e modalità di utilizzo a scala dei dati
Fabrizio Pessina, Principal, Responsabile della Practice Technology Advantage, The Boston Consulting Group
✔ La visione di BCG sui Big Data
✔ Alcuni esempi delle principali opportunità di business nei diversi settori industriali
✔ Un approccio pragmatico di come le aziende possono sviluppare una strategia sui Big Data
Davide Cervellin, Head of EU Analytics, eBay
Emanuele Baldacci, Department Head, ISTAT
Keynote Speaker
Scegliere il futuro: conoscenza e politica al tempo dei Big Data
Enrico Giovannini, Professore ordinario in Statistica Economica, Università degli Studi di Roma Tor Vergata ex Ministro del Lavoro e Presidente ISTAT
Coffee Break e visita all’area espositiva
PANEL DISCUSSION
DALLA BI ALLA BUSINESS ANALYTICS APPLICATA AI BIG DATA: LA PROSPETTIVA DELLE AZIENDE.
La necessità di sviluppare una nuova scienza dei dati e la nascita del ruolo del CDO – Chief Data Officer
Chaired by: Ezio Viola, Co-Founder & General Manager, The Innovation Group
Marco Albertoni, Analytics & Big Data Leader, IBM Italia
Jean-Pierre Giannetti, Country Manager, MicroStrategy Italy
Giacomo Lorusso, Managing Director, Commercial & Public Market Division, SAS
PANEL DISCUSSION
Daniele Bonfanti, Program Manager Business Intelligence & DWH International domain, Deutsche Bank Italy
Giuseppe De Filippis, Project Manager & Business Intelligence/Analytics Team Leader, Europ Assistance Italia S.p.A
Fabio Santini, Direttore della Divisione Server, Tools & Cloud, Microsoft Italia
Networking Lunch e visita zona espositiva
La sessione sarà strutturata con casi ed esperienze aziendali di diversi settori, descrivendo le potenzialità offerte dalla data analytics e dai big data, abilitati anche dall’utilizzo del cloud computing e mobile.
Architetture di nuova generazione per Big Data e Analytics
Alessandro Pirovano,CTO, Bizmatica Dataxtreme
Real Time Analytics e centralizzazione dei dati in Carige
Daniele Cericola, Responsabile Sistemi di Governance ICT, Banca Carige spa
Il progetto di Customer Analytics e Marketing Multicanale ha fornito l’occasione per una rivisitazione innovativa dell’architettura dei dati aziendali e dei sistemi di data analytics, riducendo significativamente il time to market delle nuove applicazioni analitiche e migliorando la qualità e l’accessibilità delle informazioni aziendali.
Soluzione Mobile per l’analisi delle vendite. Il caso La Perla
Nicola Sandoli, Business Development Manager, Iconsulting
Sfruttare tempestivamente le potenzialità dell’analisi ovunque ci si trovi grazie ad un semplice dispositivo mobile o smartphone, permette di poter agire con sicurezza e prendere decisioni più efficaci.
La Perla, importante brand underwear, ha realizzato in collaborazione con Iconsulting una applicazione mobile di monitoraggio delle vendite in grado di integrare tutti i requisiti dell’analisi di indicatori chiave rispondendo ai criteri di facile navigabilità da parte dell’utente.
Il management del gruppo La Perla – grazie alla soluzione realizzata con tecnologia Microstrategy- è in grado di monitorare i dati di vendita attraverso una piattaforma mobile perfettamente integrata che grazie ad una visualizzazione del dato e un look & feel appositamente studiati, permette una user experience di successo.
Strategic Workforce Planning as activator of the ManPower Planning Process
Fausto Fenuti, Head of Group Models and Sizing Analytics, Group Organizational & Logistics Department, Chief Operating Officer Area, UniCredit SpA
Francesca Valtulina,Group Organization & Logistics Projects and Initiative, Group Organizational & Logistics Department, Chief Operating Officer Area, UniCredit SpA
· The strategic workforce Planning is a sistematic process based on business strategy, that allows to analyze current and future supply and demand for roles and capabilities in order to identify and proactively address the gap between today workforce and tomorrow needs, helping to achieve business results
· The analysis are performed through a specific tool, collecting information on internal employees from the official systems of the Bank and the involved functions, aiming at determining how many employees are necessary, what qualifications they should have, when and where are needed, to adopt customized HR measures such as ManPower Planning Process to redeploy the resources
Accendi la tua Operational Intelligence grazie all’analisi in tempo reale dei Big Data
Michele Guglielmo, Italian Territory Manager, Splunk
I Machine Data sono considerati una miniera d’oro di informazioni non ancora utilizzata. Scoprite insieme a Splunk il segmento dei Big Data di maggior interesse, a più ampia crescita e consente di ottenere risultati in tempo reale.
“Il grande oracolo”
Francesco Marino, Direttore Responsabile, Digitalic
La risposta giusta; da sempre è questo che cerchiamo, nella vita come nell’attività professionale. Ma ci sono due problemi fondamentali: cosa chiedere e a chi. Sempre di più, almeno nell’attività lavorativa, i dati sono diventati una meta sicura: i numeri non mentono, rispondono sempre e sono sempre disponibili. Per chi sa cose domandare un database è l’interlocutore ideale.
Ma oggi si può fare molto di più: i dati sono in grado di fornire risposte a domande che non siamo in grado di fare. È questo, in fondo, il risultato più innovativo di quella scienza nascente che si chiama Big Data, ovvero la capacità di raccogliere dati eterogeni e di individuare relazioni, collegamenti, connessioni inaspettate. Le aspettative sono elevatissime e molte aziende sono impegnate nella costruzione di questo grande oracolo personale. Per il momento soprattutto accumulano dati, tanto che le quantità di informazioni archiviate stanno crescendo a ritmi travolgenti. Si comincia già a parlare dell’era dei BrontoByte, un’unità di misura dei dati fino a qualche anno fa inimmaginabile, ma a cui già oggi si avvicinano alcune organizzazioni che anni accumulano instancabilmente byte da ogni fonte. La vera sfida, però, è far parlare questo nuovo oracolo digitale, capire cosa ci dice.
Diventa fondamentale, per esempio, la visualizzazione, perché enormi quantità di informazioni non possono essere guardate nella loro totalità, viste così assomigliano molto al caos primordiale. Gli strumenti di analisi devono diventare anche belli da vedere, capaci di veicolare attraverso le immagini proprio quelle relazioni nascoste che da soli non siamo in grado di vedere. L’estetica entra in quello che era il mondo a righe e tabelle dei database, ma non si tratta semplicemente del gusto del bello, è qualcosa di fondamentale perché solo attraverso nuove rappresentazioni si può pensare di individuare le risposte alle domande che non abbiamo fatto. L’attività più professionale che si possa immaginare nell’informatica, ovvero lo studio dei dati deve oggi il suo incredibile sviluppo agli strumenti (considerati) più consumer, ovvero i social network: sono questi strumenti che hanno generato l’enorme mole di informazioni che oggi tutte le aziende cercano di raccogliere e analizzare. Oggi più che mai possiamo dire che “i dati siamo noi” e che le attività più elevate dell’IT traggono la loro linfa vitale dall’attività consumer in un circolo inscindibile.
Luigi Roggia, Data Scientist at Kiwi Data Science
Francesca Negri, Professor of Social Media Marketing, Università di Parma
