DUE PAROLE CON IL FOUNDER DI WASH OUT, L’APP IN CUI LA TECNOLOGIA SPOSA LA SOSTENIBILITà
Due parole con il founder di Wash Out, l’app in cui la tecnologia sposa la sostenibilità

Wash Out

Un’app di car washing che incentiva consumi e abitudini green, valorizzando i benefici delle auto connesse: Wash Out è uno dei tanti servizi in cui si sta evolvendo la new mobility. Per il futuro tre parole d’ordine: Smart, Service, Sustainability.

Wash Out ha reso un’innovazione di prodotto ancora poco conosciuta un servizio digitalizzato, prenotabile via app e che si basa sull’impiego di prodotti ecologici, perseguendo una missione sostenibile: risparmiare acqua ad ogni lavaggio.

Siamo partiti come startup – afferma Christian Padovan, Founder e CEO Wash Out – poi sono arrivati i primi round di investimento fino a chiudere lo scorso anno un round di finanziamento da un milione di euro.

Di estrema rilevanza è stata la collaborazione con Telepass con cui è stato possibile integrare le diverse funzionalità: i clienti Telepass possono prenotare il nostro servizio di car washing tramite l’applicazione Telepass Pay X, il pagamento verrà poi addebitato sul conto Telepass. Da dicembre scorso, inoltre, il servizio è stato lanciato anche all’interno dei posteggi dell’aeroporto di Roma Fiumicino: dopo aver parcheggiato l’auto e aver pagato il posteggio con Telepass l’utente può scegliere di far lavare la propria auto e trovarla pulita al rientro. L’attività si svolge in totale sicurezza: si tratta di un’iniziativa finora molto apprezzata e che vorremmo ampliare in futuro.

Come Wash Out può, quindi, supportare l’evoluzione di un nuovo modo di usufruire della mobilità (es. connected car)?

Inizialmente Wash Out (come suggerisce anche il nome) offriva un servizio soltanto di pulizia esterna, poi, a fronte di una sempre maggiore domanda da parte dei clienti, abbiamo rivisto il nostro business model, introducendo la possibilità di lavare la macchina anche al suo interno.

Fino a qualche mese fa, la pulizia interna avveniva con il passaggio di chiavi, una dinamica che poi è cambiata negli ultimi mesi, grazie soprattutto alla diffusione del parco circolante di auto connesse. Supportare, grazie all’erogazione del nostro servizio, un maggiore sviluppo della connected car è un sogno che avevamo sin dall’inizio della nascita del progetto e che adesso è diventato realtà.

Un servizio come Wash Out attribuisce un valore tangibile e un beneficio concreto allo sviluppo dell’auto connessa: trattiamo con clienti sia consumer sia business e lavoriamo anche con flotte di car sharing grazie alle quali possiamo far riconoscere i benefici dell’auto connessa in relazione al nostro servizio (caratteristiche di connettività, possibilità di apertura da remoto, ecc..).

La vostra attività funge, dunque, da driver affinché si verifichi una maggiore diffusione dell’auto connessa ma può essere di estrema rilevanza anche per lo sviluppo di nuove forme di consumo sostenibili…

Il tema della sostenibilità è molto importante nella nostra value proposition e verso cui i nostri clienti mostrano un interesse crescente. Quest’aspetto si sta valorizzando soprattutto in ambito consumer in cui si nota una sempre maggiore consapevolezza e sensibilità al riguardo: Wash Out viene scelta perché offre al cliente un servizio user friendly, che gli permette di risparmiare tempo e, soprattutto, sostenibile.

Quali sviluppi prevede per la mobilità in futuro?

Mi immagino una mobilità concepita come servizio, sempre più connessa, smart ed intermodale. Una mobilità che si basa soprattutto su un’integrazione di servizi differenti fino a qualche anno fa impensabile, un cambiamento di cui la tecnologia è il principale enabler.

E l’elettrico?

Considerata anche la nostra attenzione alle tematiche sostenibili, offrire un servizio a clienti che posseggo auto elettriche vorrebbe dire perseguire ancora di più la nostra mission!