La carenza di donne nei corsi universitari Stem è una realtà e non un luogo comune. Se ne parla da tempo, ma – numeri alla mano – il fenomeno continua a stupire in negativo. Restringendo lo sguardo alle materie Ict, dunque all’informatica e alle telecomunicazioni, lo squilibrio di genere è ancor più marcato. E non solo: in Italia la presenza di studentesse nei corsi universitari Ict è anche inferiore alla media europea, limitandosi a una quota di circa il 15% sul totale degli iscritti. Perché dovremmo preoccuparcene? Quanto ancora gli stereotipi di genere ci condizionano?

Ne abbiamo parlato con Tiziana Catarci, direttrice del dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “Antonio Ruberti” dell’Universita degli Studi di Roma La Sapienza. Autrice di numerose pubblicazioni, è anche tra le vincitrici dell’edizione 2021 del “Premio Internazionale Tecnovisionarie” promosso da Women&Tech – Associazione Donne e Tecnologie.