Con la digitalizzazione che cresce a tassi sostenuti, aumenta esponenzialmente la superfice da proteggere: la stessa intelligenza artificiale, che trova già oggi ampi utilizzi in cybersecurity, presenta, nella sua diffusione incontrollata in molteplici ambiti del business, rischi legati all’introduzione di vulnerabilità e alla possibilità di utilizzi malevoli.
Come stanno vivendo questo periodo di rapida trasformazione i responsabili della cybersecurity nelle organizzazioni italiane? I risultati dell’indagine “Cyber Risk Management 2025” di TIG – The Innovation Group e CSA – Cyber Security Angels sulle strategie di cybersecurity delle organizzazioni italiane (effettuata su un campione di 191 organizzazioni medie e grandi intervistate a dicembre 2024) mettono in luce lo stratificarsi di problematiche vecchie e nuove. Alle sfide tradizionali, come il ransomware, il controllo degli accessi e la sicurezza del cloud, si sommano infatti nuove esigenze come la compliance alle nuove norme europee e la necessità di mettere in sicurezza gli sviluppi AI.
Nell’edizione 2025 della Ricerca sono indagati i seguenti temi:
- Attacchi informatici osservati nel corso del 2024
- AI e Cybersecurity
- Stato di avanzamento della NIS2 Compliance
- Maturità della Security Posture e programma di Cyber Risk Management
- Cyber Resilienza: gestione degli incidenti e capacità di risposta
- Cloud security
- Investimenti in sicurezza informatica

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