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Cosa sono le Competenze Digitali?

A cura di Giuseppe ColomboThe Innovation Group

La digitalizzazione è un fenomeno estremamente pervasivo che riguarda ogni spetto della vita economica e sociale. Non solo per svago e intrattenimento, le tecnologie ICT hanno mutato profondamente anche il luogo di lavoro e le modalità di partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica. L’importanza delle competenze digitali è tale che il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo già nel 2006 le riconoscono come essenziali per la realizzazione personale ogni individuo.

Da questo punto di vista la situazione italiana è parzialmente critica: secondo i dati dell’European Digital Agenda per il 2015, l’Italia è tra i paesi in Europa con il più basso livello di competenze digitali. Nello specifico, il 57% degli individui nella fascia 16-74 anni possiede un livello di competenze ICT basso o nullo, contro il 46% della Spagna, il 42% del Regno Unito, il 40% della Germania e il 37% della Francia, fino ad arrivare a valori inferiori al 30% per Finlandia, Svezia, Olanda, Danimarca e Lussemburgo. Di seguito due grafici che comparano il la situazione italiana alla media europea:

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A questo punto è molto importante capire cosa si intenda per competenza digitale, quali variabili sono tenute in considerazione nell’analisi e in che modo sono misurati i livelli di competenza.

Fondamentali per lo sviluppo personale nell’era dell’economia della conoscenza, le competenze digitali implicano l’uso critico e consapevole delle tecnologie ICT per il lavoro, l’intrattenimento, l’apprendimento e la comunicazione. Esse richiedono la chiara comprensione della natura e del ruolo delle tecnologie digitali sia nella vita quotidiana che nel lavoro, nonché la capacità di riconoscere le opportunità e i rischi potenziali della loro applicazione. Queste caratteristiche sottolineano come le competenze digitali abbiano alla base competenze informatiche di base, come l’uso del computer per ricercare, archiviare, presentare e scambiare le informazioni, ma vadano oltre queste ultime.

Infatti, analizzate nel dettaglio, le competenze digitali sono raggruppate in cinque aree di competenza:

  1. Informazione: cioè la capacità di ricercare, filtrare, valutare in maniera critica, archiviare e organizzare dati e informazioni.
  2. Comunicazione: capacità di interagire per mezzo di tecnologie; scambiare informazioni e contenuti digitali; utilizzare gli strumenti di cittadinanza digitale; conoscere le norme comportamentali che regolano le interazioni online; essere in grado di gestire la propria identità digitale e la propria e-reputation.
  3. Creazione di Contenuti: capacità di sviluppare, modificare e integrare contenuti digitali; comprendere le norme che regolano il copyright e la gestione delle licenze; essere in grado di programmare o di comprendere le dinamiche sottostanti l’interfaccia utente.
  4. Sicurezza: essere in grado di proteggere i propri dispositivi e i propri dati personali; comprendere l’impatto delle tecnologie ICT sulla propria sapute e sull’ambiante.
  5. Problem solving: avere la capacità di identificare e risolvere problemi tecnici; riconoscere i bisogni tecnologici in termini di risorse, strumenti e competenze necessarie, e utilizzare strumenti digitali per far fronte a essi; innovare e utilizzare la tecnologia in maniera creativa per trovare soluzioni nuove a problemi concreti; identificare eventuali gap nelle competenze digitali.

 

La Commissione Europea, con il supporto di Eurostat, monitora la situazione di ogni Paese appartenete alla Comunità grazie ad un indice sintetico risultato dell’aggregazione di diversi indicatori che si riferiscono ad ognuna delle  cinque aree di competenza appena descritte. Per ognuna di essa, l’individuo viene classificato secondo un livello che va da nessuna competenza (none) a  un livello superiore alla conoscenza di base (above the basic).

In conclusione, è importante essere consapevoli del fatto che le competenze digitali sono complesse e fortemente interrelate alle altre competenze di base. In questo senso, infatti, anche la conoscenza della lingua inglese è una condizione molto importante in quanto permette la fruizione di contenuti digitali online (es. tutorial) necessari per lo sviluppo ulteriore delle competenze digitali. Infatti, secondo wetechs.com (2015), il 55% dei contenuti digitali sono in lingua inglese (in confronto, solo il 2% dei contenuti sono in italiano). In termini di politiche pubbliche, quindi, un intervento mirato allo sviluppo delle competenze digitali dei cittadini non può prescindere dallo sviluppo di competenze generali di base volte alla riduzione dell’analfabetismo funzionale. Infatti, secondo l’Human Development Report, l’Italia guida la classifica dei Paesi considerati per percentuale di persone funzionalmente analfabete, con il 47% della popolazione che non è in grado di utilizzare in  modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana, con dirette conseguenze anche sulle competenze digitali.

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