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Convergenza, la prossima onda della trasformazione digitale

N. Novembre 2021

a cura di Roberto Bonino,
Giornalista di Technopolis e ICTBusiness.it,
Indigo Communication

 

Se in passato viaggiavano spesso su binari disgiunti, oggi tecnologie, processi e dati sono destinati a integrarsi nativamente per creare nuovi prodotti, servizi o esperienze.

Una volta esisteva l’informatica e con essa si è identificata nel tempo l’era dei mainframe. Poi è arrivata, negli anni Ottanta del secolo scorso, l’ondata dei personal computer e da allora la mutazione permanente indotta dalla rapida evoluzione tecnologica non si è più arrestata.

Da diverso tempo, di fatto, viviamo in un’atmosfera di trasformazione permanente, nella quale si è sviluppato un ecosistema di produttori, software vendor e service provider ispirati dall’esplorazione delle nuove vie aperte dalla tecnologia. La caratteristica principale del mercato come lo vediamo oggi è la sua atomizzazione. Molti attori, grandi e piccoli, si contendono la clientela a suon di concorrenza spietata. D’altra parte, il progresso verso nuove direzioni applicative porta inevitabilmente con sé la proliferazione di soluzioni e fornitori spesso incompatibili per catturare e mantenere un ecosistema di clienti e partner nel proprio ambiente.

Tuttavia, se uno delle eredità di quest’epoca è stata la profusione di strumenti, soluzioni e connettori creati per integrare e far lavorare in modo armonico le varie applicazioni. Secondo uno studio di Altimeter, realizzato per Autodesk, oggi lo scenario sta per cambiare, a vantaggio di una nuova era, quella della convergenza.

Accelerato dalla pandemia, ma non solo, il concetto non è di per sé nuovo, ma si concretizza in nuove forme in questa fase di accelerazione della trasformazione, sotto la spinta di associazioni di imprese-clienti o dei governi, che hanno recentemente fatto appello alla cooperazione fra gli attori del digitale, per ragioni di cybersecurity e sovranità. Per chiarezza, il citato studio definisce la convergenza come “l’associazione di tecnologie, processi e dati, in precedenza separati, costruita per creare nuove combinazioni di prodotti, servizi ed esperienze, che rimodellano processi e strutture di un settore”.

Gli hyperscaler e i fornitori di applicazioni SaaS si sono impegnati per primi nella creazione di piattaforme in grado di raggruppare un ecosistema più ricco possibile e fornire così soluzioni integrate attraverso il concetto di one-stop-shop. Questo rappresenta già un primo livello di convergenza. In questa evoluzione, l’integrazione avviene a livello di fornitore, contrariamente a quanto accaduto fin qui, quando ciò è avvenuto all’interno dell’impresa-utente, con tutti i problemi e i costi correlati.

Altimeter individua quattro livelli di convergenza. La prima riguarda processi e flussi di lavoro, in passato più indipendenti e invece ora interconnessi per consentire alle aziende di raggiungere obiettivi più integrati. C’è poi la componente tecnologica, dove cloud, intelligenza artificiale, IoT, supply chain e realtà virtuale convergono per produrre nuove soluzioni e possibilità.

Il terzo livello riguarda dati e informazioni, sempre meno confinati in silos, mentre l’ultimo coinvolge i settori, anch’essi un tempo ben separati e oggi destinati ad avvicinarsi per trovare opportunità di creazione di valore.

La tendenza appare ineluttabile, ma non mancano gli ostacoli lungo il percorso. Alla base, occorrono progettisti e manager con una visione molto più allargata e disciplinata rispetto al passato, quindi con un’adeguata formazione ed esperienza con tool che facilitino questo genere di riflessioni. Fra le imprese con il più alto livello di maturità individuate da Altimeter, il 59% ha dichiarato che la convergenza ha rappresentato una delle influenze più critiche per la propria attività. Più i livelli di maturità diminuiscono, più la convergenza viene riconosciuta come una tendenza dirompente, dove il debito tecnologico e il cammino da percorrere per colmare il ritardo rendono l’operazione più complessa.

Di fatto, tuttavia, la convergenza appare la soluzione alla complessità e ai costi della tecnologia. Il 58% delle persone interpellate per lo studio hanno ammesso di aver studiato il tema e di riconoscere che si tratta di uno degli aspetti più importanti in questa fase. Una delle conclusioni naturali che si possono trarre dalla ricerca è che la maturità digitale appare come un indicatore fondamentale dell’impatto che la convergenza potrà avere su un’impresa.

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