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Come l’IT si prepara alle esigenze del futuro in ERG

Intervista a Massimo Rama, ICT Manager di ERG.

Quali saranno le priorità dell’organizzazione IT in ERG nel 2014?

L’obiettivo del prossimo anno sarà quello di essere materialmente molto più vicini ai Business, con un modello di organizzazione IT distribuita,  in modo che le persone dedicate agli sviluppi applicativi possano recepire le richieste e attuarle con maggiore reattività, lavorando a stretto contatto con i colleghi del Business. Fisicamente le persone saranno dislocate nei business, pur mantenendo, tramite strumenti di collaborazione opportuni, un legame con l’organizzazione IT. Ci aspettiamo in questo modo di essere più efficaci nel delivery, più veloci, con linee guida per mantenere un approccio unitario ed efficiente.

Quali motivazioni sono alla base di questo cambiamento?

Si parte da una trasformazione importante nel business di ERG, che da operatore del mercato petrolifero da molti anni ha una strategia “multi-energy” che l’ha portata a investire nel settore delle rinnovabili. In questi mercati, i tempi di reazione richiesti sono più veloci. Ad esempio, per quanto riguarda l’energia eolica, ERG è il primo operatore in Italia: i parchi eolici richiedono un controllo da remoto degli impianti per la gestione delle performance e ottimizzazione della manutenzione: tematiche ICT nuove sia di infrastruttura che applicative.

Come vedete il tema della Mobility e del suo impatto sull’IT aziendale?

Per noi la disponibilità di soluzioni Mobile, in particolare per la nostra Field Workforce, rappresentano un’importante opportunità. Di recente ERG ha anche acquisito una società dedicata alla manutenzione dei campi eolici con operatori che operano in luoghi spesso non serviti dalle usuali infrastrutture. Questo ci porterà nel 2014 a un probabile progetto di Mobility – pensiamo sostanzialmente a un’estensione del sistema SAP per abbracciare gli aspetti di manutenzione degli impianti in mobilità.

Inoltre aumenteremo la dotazione di applicazioni fruibili sui device mobili (smartphone e tablet) in dotazione ai dipendenti.

E con riferimento all’offerta di servizi Cloud, quale è stata fino ad oggi la vostra strategia?

ERG ha scelto dal 2010 di rivolgersi ad outsourcer per quanto concerne la gestione dell’infrastruttura tecnologica (server e connettività), prima affidandosi a Telecom e Accenture, e poi dal 2013 a Gruppo Engineering. Servizi di datacenter presso i datacenter Engineering e di server management presso i datacenter ERG, gestione sistemistica di SAP e delle applicazioni “custom” e relativo Disaster Recovery, gestione delle telecomunicazioni locali e geografiche e gestione delle postazioni di lavoro e Service Desk per tutti gli utenti, comprendendo anche aspetti pay-per-use (definiti a livello contrattuale) ed elementi di scalabilità a richiesta sui servizi. Non un vero Cloud ma una scalabilità e flessibilità di utilizzo. Al momento siamo soddisfatti di questa situazione, che continua a garantirci una certa indipendenza rispetto ad un ambiente Cloud puro condiviso.

Quale pensa sarà il ruolo dell’IT aziendale in futuro?

Come sappiamo, l’IT ha subito molte trasformazioni: con gli ERP, è passata dall’essere una fucina artigianale di tanti ambienti separati a una IT centralizzata in grado di abbracciare tutti i processi dell’impresa in modo integrato, e per farlo è ricorsa a fornitori e partner integratori esterni per collegare tutti gli aspetti. Poi è passata attraverso una fase in cui è stato richiesto di essere più adattabile e vicina ai processi del business, per cui si è passati a sviluppi del tipo SOA.

Ora avvengono cose nuove: l’IT Consumerization è una realtà che comporta la presenza di strumenti  fruibili e potenti in tasca alle persone, alle volte anche più avanzati di quelli in dotazione dall’IT. Si è aggiunta poi la crisi economica, che ha portato ad altre richieste di velocità, di capacità di reazione più veloce per non perdere delle opportunità. Credo che all’IT in futuro sarà richiesto: specializzazione, professionalità, mente aperta, proattività e conoscenza del reale funzionamento dell’azienda.

A cura di Elena Vaciago, Research Manager – The Innovation Group