a cura di
Carmen Camarca
Analyst, The Innovation Group
Prima della diffusione del Covid-19 il 44% dei consumatori italiani non effettuava acquisti online, contro il 3,9% che aveva provato quest’esperienza di acquisto ma poi vi aveva rinunciato. È quanto emerge da un recente sondaggio online condotto da The Innovation Group dal titolo “Gli impatti del Covid-19 sulle abitudini di acquisto dei consumatori” su un campione casuale di 200 rispondenti.
L’analisi mostra, inoltre, come il 51,6% del campione effettuasse acquisti online prima della diffusione della pandemia, dei quali però soltanto il 17,3% effettuava la maggior parte dei propri acquisti, contro il 6,8% che ricorreva al canale e-commerce per la metà di questi, il 17,3% per una piccola parte e il 10,2% solo se lo riteneva più conveniente.
Si tratta di uno scenario che cambia sensibilmente se si valuta l’impatto della pandemia sui comportamenti d’acquisto. Poco più della metà del campione, infatti, (il 50,6%) dichiara che il Covid-19 ha causato un aumento degli acquisti online (un valore che sale al 62,4% per chi ha oltre 65 anni) contro il 6,7% che dichiara una diminuzione e il 19,2% per cui non si rilevano cambiamenti. Infine, il 23,4% degli intervistati afferma di non aver mai acquistato online.
Con riferimento ai canali di acquisto, l’indagine rileva come poco più della metà del campione (51,1%) si rivolga principalmente ai marketplace orizzontali (Amazon, Ebay), seguiti (anche se in misura minore) dai siti e-commerce delle piccole aziende locali (13,5%) e dai marketplace verticali specializzati nella vendita di determinati prodotti (11,8%).
Ancora marginale è, invece, l’utilizzo dei canali social per effettuare acquisti online, a cui vi ricorre soltanto il 6,1% del campione. Al riguardo si rileva come si tratti di una modalità di acquisto preferita principalmente da chi ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (indicata dal 12,7% del campione che ha quest’età), seguita dalla fascia di età 45-54 anni (11,2%, principalmente donne) e da 35-44 (5,7%). Soltanto il 4,2% dei rispondenti che ha un’età compresa da 55 a 64 anni afferma di effettuare acquisti attraverso i canali social contro nessun intervistato di oltre 65 anni.
Oltre che sul canale di acquisto, il dato anagrafico incide anche sul device di utilizzo: se, infatti, analizzando il campione generale si rileva che il 56,2% dei rispondenti dichiari di effettuare acquisti online tramite PC, contro il 28,5% che preferisce lo smartphone, l’11,8% il tablet e soltanto il 3,5% dispositivi wearable, un’analisi in base ai dati demografici cambia lo scenario e mostra come la fascia 18-34 anni acquisti online principalmente tramite smartphone (59,9%) mentre il 75,8% di chi ha oltre 65 anni si rivolge principalmente al PC. Dispositivi wearable/smartwatch sono, invece, preferiti soprattutto da chi ha 35-44 anni (9,9%), 18-24 (9,8%) e 45-54 (7,3%).
Quale sarà lo scenario atteso una volta rientrata l’emergenza?
La survey conferma che l’impatto della pandemia ha modificato sensibilmente le abitudini di acquisto dei consumatori e che la tendenza attesa per i prossimi anni sarà quella di esperienze omni e multi channel in cui il canale fisico sarà sempre più accompagnato da quello online.
Il 41,2% del campione, infatti, afferma che, una volta tornati ad una condizione di normalità, acquisterà online in misura maggiore che in precedenza pur continuando a frequentare il negozio (si tratta principalmente di rispondenti appartenenti alla fascia di età dai 45 ai 54 anni e dai 55 ai 64 anni), seguiti dal 22,6% dei rispondenti che dichiara di acquistare soltanto in negozio (la metà di questi ha più di 65 anni) e il 4,4% di farlo soltanto online dopo aver sperimentato questa modalità di acquisto con il Covid-19 (si tratta principalmente della fascia di popolazione compresa tra i 18 e i 34 anni). Infine, per il 31,8% del campione la crisi pandemica non ha inciso sulle modalità di acquisto.
Se, dunque, finora diverse indagini/studi (principalmente B2B) hanno rilevato come il cambiamento delle modalità di acquisto da parte dei consumatori sia uno dei tanti fenomeni provocati ed accelerati dall’impatto del Covid, la tematica trova conferma anche se analizzata dal punto di vista dei consumatori. Si tratta di un cambio di passo importante che se (come altri fenomeni che si sono sviluppati nell’ultimo periodo) è destinato a persistere richiede ad aziende e venditori (specialmente se di piccole dimensioni o poco conosciuti) di attrezzarsi per coglierne al meglio i benefici. Dal marketing online all’adozione di specifiche piattaforme fino al rafforzamento dei canali di comunicazione e all’attenzione al trattamento di dati personali ed informazioni sensibili, il mercato retail cambia forma e i confini tra mondo online e offline diventano sempre meno netti per integrarsi progressivamente ed offrire al cliente l’esperienza più adatta in base alle sue esigenze e ai suoi interessi.
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