La Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata lo scorso 16 luglio 2020 in merito al regime di trasferimento dei dati tra l’Unione europea e gli Stati Uniti invalidando la decisione di adeguatezza del Privacy Shield, adottata nel 2016 dalla Commissione europea in seguito alla decadenza dell’accordo Safe Harbor.
Quante polemiche negli ultimi giorni sul tema dello smart working. Entrate “a gamba tesa” anche di natura politica, prima come se fosse la panacea di tutti i mali economici poi il nemico della psiche umana.
Chiedersi se la pandemia possa costituire un motivo di forza maggiore è più che legittimo. Non si può pensare però di ricevere una risposta veloce ed univoca!
Grande tema, oggetto di disamina, è il data-tracing: le linee-guida specificano condizioni e principi per l’uso proporzionato di dati di localizzazione e strumenti di tracciamento dei contatti.
La regolamentazione delle nuove tecnologie, indubbiamente, rappresenta la sfida più avanguardistica per i giuristi e per l’ordinamento giuridico stesso.
Il report annuale della Property Rights Alliance analizza il livello di tutela della proprietà in oltre 129 nazioni, pari al 98% del PIL mondiale e il 93% della popolazione, basandosi su tre ambiti di analisi
Due colossi a confronto su una questione che riguarda immagine, e-commerce e, nello specifico, la violazione della rete di distribuzione selettiva di vendita da parte di rivenditori infedeli. Al Tribunale di Milano il compito di dirimere la disputa tra Amazon, che non necessita di presenzazioni, e Sisley marchio di cosmetici di lusso.
Dati e statistiche alla mano, a livello europeo un numero sempre maggiore di aziende sta scegliendo la via dei servizi su “nuvola”. Una graduale ma costante rivoluzione che sta interessando le imprese dell’Unione Europea sul tema del cloud computing.
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