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Car of the Future: come sarà il mercato “autonomo” ed “elettrico”?

L’industria automobilistica sta affrontando una trasformazione senza precedenti che potrebbe creare in 10 anni un (nuovo) mercato della mobilità. Il nuovo scenario nascerà dalla fusione dell’industria automobilistica “tradizionale” con nuove funzionalità delle vetture autonome ed elettriche.

Il cambiamento sarà destinato ad impattare principalmente il mercato dei sistemi di assistenza avanzata alla guida (ADAS), il cui valore raggiungerà oltre 100 milioni di dollari (contro gli attuali 5/6mila). Lo sostiene Citigroup nel suo ultimo rapporto “Car of the Future v4.0 – The Race for the Future of Networked Mobility”, secondo cui le automobili del futuro saranno caratterizzate sempre di più dalla combinazione di funzionalità di guida autonoma (AV) e di componenti di elettrificazione (EV), protagonisti indiscussi di un processo di trasformazione in parte già in atto ed entrambi necessari per rendere qualsiasi macchina del futuro altamente competitiva.

Car of the future

Quella che è stata definita una vera e propria “Disruption” dell’industria automobilistica sarà favorita dagli stessi regolatori che vedranno nelle nuove forme di espressione della mobilità interessanti opportunità per far fronte ad alcuni dei principali problemi della guida come, ad esempio, la sicurezza stradale e l’inquinamento ambientale. Anche i principali player del mercato, sia le aziende high tech sia le case automobilistiche, vedranno i cambiamenti in atto non solo come un modo per espandere i propri ricavi ma anche per creare un nuovo modello di business, promuovendo, così, nuove forme di mobilità personale.

Nel rapporto, inoltre, si fa riferimento a 3 fenomeni che caratterizzeranno l’industria automobilistica a partire dal 2030:

  1. La mobilità on demand. Il veicolo autonomo trasformerà le modalità di utilizzo dell’auto: da prodotto a servizio su richiesta o sottoscritto, spesso a prezzi più bassi e convenienti rispetto alle attuali forme di mobilità personale.
  2. Lo sviluppo dei robo-taxi. Secondo lo studio il mercato dei robo-taxi nelle aree urbane degli Stati Uniti potrebbe valere più di 350.000 milioni di dollari, garantendo, così, elevati margini di profitto per gli operatori.
  3. Una sempre maggiore integrazione tra forme di veicoli tradizionali e funzionalità di veicoli autonomi.

Ad ogni modo i player maggiormente colpiti dalla trasformazione digitale saranno i fornitori (soprattutto quelli “tradizionali” che rischiano di perdere circa il 22% degli introiti), gli OEM (impegnati a individuare nuovi modelli di business a fronte delle nuove esigenze dei consumatori), le assicurazioni e i fornitori di servizi connessi all’ambito dei trasporti e della mobilità.