Per il futuro del mondo Automotive si sta prefigurando un ecosistema complesso, con la compresenza di player provenienti da più settori, e un’integrazione di domini diversi, dall’Internet of Things (IoT), ai veicoli connessi, alle tecnologie per la guida autonoma, alle comunicazioni V2X, all’interfacciamento intelligente con lo smartphone. L’integrazione di tutti questi ambiti porterà ad avere veicoli sempre più software & services defined. Inoltre, assisteremo a uno shift nei modelli di business legato da un lato alle nuove opportunità tecnologiche (veicoli sempre più connessi, capacità avanzate per evitare collisioni e per una migliore manutenzione del veicolo) dall’altro lato a modifiche e nell’orientamento dei consumatori, prima fra tutte, l’abbandono del concetto della proprietà privata verso modelli di Shared Mobility.
Le macchine autonome non sono più una comparsa nei film di fantascienza, ma diventano sempre più parte della nostra esperienza quotidiana. Ad esempio, Waymo, società associata di Google, ha effettuato nel 2017 il primo test di guida di macchina 100% autonoma in un’area metropolitana di Phoenix, in Arizona. |
Il livello di automazione di cui potranno avvalersi i nuovi modelli di auto immessi sul mercato nei prossimi anni sarà via via crescente, seguendo i 6 livelli descritti dalla classificazione della SAE (Society of Automotive Engineers), in sintesi:
- Livello 0 – nessuna automazione. Il primo livello è quello dove è assente qualunque forma di automazione: questo è il livello di macchina prodotto fino circa l’anno 2.000.
- Livello 1 – guida assistita. Qui il guidatore è responsabile di tutte le attività di guida, ma è supportato da sistemi che forniscono informazioni e/o assistenza. Esempi di questi sistemi di supporto sono il cruise control, che consente di mantenere una certa velocità di crociera in maniera automatica, e l’ABS, il sistema anti bloccaggio delle ruote in caso di frenata.
- Livello 2 – automazione parziale. In questo caso la macchina è autonoma in alcune attività quali la frenata (frenata assistita), ma il processo di monitoraggio dell’ambiente circostante è ancora totalmente nelle mani del guidatore.
- Livello 3 – automazione condizionata. L’auto è in grado di guidarsi da sola e il pilota interviene in situazioni problematiche o laddove la guida autonoma non sia permessa o costituisca un pericolo. Il pilota, quindi, deve solo restare pronto ad intervenire su richiesta o in caso di condizioni avverse. Ad oggi, vi sono alcune autovetture che possono essere considerate di livello 3, come ad esempio l’auto che si parcheggia da sola della BMW, le Tesla (tutti i modelli sono dotati di Autopilot), i SUV Volvo XC90 e altri.
- Livello 4 – alto livello di automazione. In questo caso è prevista l’automatizzazione per tutte le principali attività di guida della macchina (quali l’accelerazione, la frenata, la direzione ed il controllo del traffico), ma il pilota può eventualmente riprendere il controllo della guida se la situazione lo richiede.
- Livello 5 – automazione totale. L’ultimo livello è la macchina autonoma per antonomasia, ovvero nella quale il conducente non interviene mai, potrebbe anche non essere presente nella vettura.
Con uno sguardo al futuro, si arriva ad immaginare che l’essere umano diventa soltanto un fruitore del servizio di mobilità che la macchina gli offre.
Le case automobilistiche hanno annunciato negli ultimi anni progetti ambiziosi per portare sul mercato le proprie nuove vetture dotate di tecnologie di guida autonoma, e oramai manca poco, come riportiamo nella tabella successiva. A partire dal 2020, quasi tutte avranno un proprio modello di auto autonoma prodotto di serie e commercializzato sul mercato.
TABELLA: Progetti di auto autonoma delle principali case automobilistiche (TIG, Aprile 2018)
In aggiunta a quanto messo a piano dalle case automobilistiche, bisogna considerare che l’ecosistema del mondo dell’auto connessa e autonoma è in continua e sostenuta espansione. Quasi ogni giorno arrivano New Entrant nel settore (sia aziende consolidate, sia nuove startup) che propongono idee innovative, testano nuovi business model e sviluppano tecnologie di ultima generazione.
- Alibaba, gigante cinese dell’ecommerce, ha stretto un accordo per cui il suo assistente vocale Tmall Genie, concorrente diretto di Google Assistant e Amazon Alexa, entrerà presto a bordo delle auto del gruppo Daimler, di Audi e di Volvo vendute in Cina (mercato in cui le vendite di auto connesse sono previste crescere del 270% entro il 2020). A cosa servirà Tmall Genie? Al controllo del livello di carburante, dello stato della batteria, della percorrenza residua, ad aprire e chiudere porte e finestrini e al controllo del climatizzatore. Alibaba è nel settore automobilistico già da due anni, grazie alla collaborazione con SAIC Motor, il più grande costruttore automobilistico cinese, per portare sul mercato le auto connesse al sistema operativo AliOs. Nel gennaio 2018 ha invece investito nella Guangzhou Xiaopeng Motors Technology Company, startup che si occupa di sviluppare auto elettriche connesse a Internet. Con Ford ha poi realizzato in Cina il “Super Test-Drive Center”, primo distributore automatico di macchine che, previa prenotazione online con un riconoscimento facciale, ‘eroga’ l’auto scelta. Questa può essere tenuta in prova per tre giorni, al termine dei quali i clienti, se soddisfatti, potranno definitivamente acquistarla.
- Amazon: a partire dal 24 aprile, in 37 città degli Stati Uniti, Amazon ha iniziato la consegna dei pacchi direttamente nel portabagagli dell’automobile del cliente, grazie a un accordo con General Motors e Volvo. In questo modo viene diminuita al massimo l’attesa del cliente tra il momento in cui si ordina qualcosa e quello in cui si riceve. E’ utilizzabile esclusivamente con automobili GM o Volvo prodotte dal 2015 in poi e che abbiano un account OnStar o Volvo on Call attivo.
- Mastercard e SAP hanno annunciato al Mobile World Congress di Barcellona l’entrata di nuovi partner e clienti in SAP Vehicles Network solution, un mercato di servizi basati su standard. Le nuove modalità di pagamento basate su token di Mastercard, le funzionalità per la navigazione di HERE, e i servizi on-demand di Postmates, amplieranno ed arricchiranno la gamma di servizi SAP Vehicles Network. Creato da SAP Leonardo, SAP Vehicles Network mette in collegamento i veicoli con servizi intelligenti e automatizzati di parcheggio, rifornimento, alimentazione, navigazione e pagamento, trasformando la guida nell’ultima frontiera dell’esperienza mobile. La piattaforma, attraverso il network, consente ai membri delle aziende partner di fornire servizi di mobilità ai conducenti e ai passeggeri, indipendentemente dal device o dal veicolo utilizzato.
Tutti questi trend sommati mostrano uno scenario Disruptive in cui si prefigura come sarà la nuova autovettura del futuro, sicuramente in grado di fare molte più cose rispetto ad oggi.
Elena Vaciago, @evaciago