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23 - 24 /09/2025 - Grand Hotel Dino - Baveno

BANKING SUMMIT 2025

Guardare oltre il Risiko bancario

Video Racconto 2024

GUARDARE OLTRE IL RISIKO BANCARIO

Siamo giunti alla 15ª edizione di BANKING SUMMIT 2025 il più autorevole appuntamento sui temi della trasformazione e innovazione digitale dell’industria bancaria in Italia.

Secondo il Global Banking Annual Review di McKinsey, le banche a livello globale hanno dimostrato una forte redditività e liquidità, con un ROTE globale dell’11,7%.  Le banche italiane hanno registrato un utile netto aggregato di 23,7 miliardi di euro nel 2024, a conferma della loro resilienza. Tuttavia, gli utili del quarto trimestre sono diminuiti del 31% su base annua (YoY), riflettendo minori ricavi da interessi e maggiori accantonamenti per perdite su crediti. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 il settore è stato sconvolto da uno tsunami che non si vedeva da diversi anni con una progressione di annunci di operazioni di acquisizioni e fusioni tra alcune delle principali banche sia italiane che straniere.

Il Risiko avviato è reso possibile dalla liquidità disponibile da parte di molte banche e dall’alto valore delle quotazioni e dall’altro dalla necessità di attrezzarsi dimensionalmente per essere più forti anche in un mercato non solo italiano ma europeo che avrà di fronte maggiore concorrenza e una politica economica e commerciale più aggressiva da parte della nuova Amministrazione Americana

Senza voler esaminare il merito di ciascuna operazione – ci penserà poi il mercato a farlo – oltre alla crescita dimensionale rimane fondamentale la questione del modello industriale per adattarsi a una industria finanziaria in rapida evoluzione principalmente per l’evoluzione del comportamento dei clienti, per la pressione sui tassi di interesse previsti in calo, per la omnicanalità e relazione personalizzata come nuovo standard e sempre incrementando l’efficienza operativa dei processi.

I risultati del risiko non saranno né brevi né semplici, l’impatto delle integrazioni tra banche in cui pesano molto la complessità dei sistemi informativi può avere effetti negativi sul servizio ai clienti, rallentare la capacità di innovazione e il processo di trasformazione digitale per dare priorità alla fusione operativa.

Occorre guardare e andare oltre il consolidamento: le operazioni di M&A sono un potente strumento per aumentare la scala e le sinergie, ma per rimanere competitive, le banche devono abbracciare una vera trasformazione digitale e utilizzare il potenziale dell’AI e dei dati. Su alcuni domini applicativi le banche già operano: servizi di banking personalizzati,  Cybersecurity e prevenzione delle frodi, ottimizzazione delle sfide normative e di conformità  e gestione dei rischi.  L’AI in prospettiva può avere un impatto generalizzato su prodotti, servizi, modelli operativi e di business in tutti i segmenti del banking: dalla banca commerciale, al risparmio gestito, ai pagamenti ed essere la prossima frontiera della produttività e redditività. E’ arrivato il tempo di mettere a terra ed in azione concretamente questo potenziale nel modello di funzionamento dei processi bancari verso obiettivi di semplificazione e produttività e incominciare a pensare a modelli post-digitali resi possibili dalla AI agentica. Occorre settare realisticamente le aspettative nell’adozione di queste nuove tecnologie e i relativi rischi gestendo l’impatto sul lavoro delle persone, sulla reputazione e sulla fiducia delle banche verso clienti e i vari stakeholder, puntando alla crescita del capitale umano, senza creare un nuovo digital-divide interno alle banche. Questo processo di evoluzione e trasformazione sarà guidato sempre di più dalla roadmap del regolatore europeo ma anche dall’impatto che le politiche e strategie economiche della nuova Amministrazione americana potranno avere sui mercati finanziari e sulle strategie dei diversi Paesi, nel contesto delle crisi geopolitiche in corso e delle loro evoluzioni verso un nuovo ordine geopolitico e geoeconomico post-globale. Sempre più necessaria è la tanto decantata unione bancarie e del mercato dei capitali o, meglio, la “saving & investment union”. Le banche dovranno essere a fianco del Paese per sostenere la crescita e del regolatore nel processo di realizzazione dell’Euro Digitale. Esso costituisce un elemento di innovazione e trasformazione non solo nei pagamenti ma nel rapporto complessivo tra banche e clienti e come strumento di stabilizzazione sui mercati, alla luce di quanto può accadere guardando ad alcune politiche sulle cryptovalute annunciate e avviate dal nuovo governo americano.