Per favorire le donne imprenditrici e in particolare i progetti basati sul commercio elettronico e sull’uso delle tecnologie, eBay Italia ha appena lanciato un nuovo progetto: Ewomen Lab, questo il nome, nasce dalla collaborazione del ramo italiano della società di e-commerce con l’associazione SheTech, e con Dintec (consorzio per l’innovazione tecnologica, un’ agenzia in-house di Unioncamere).
Il “laboratorio” includerà diversi progetti, tra cui un percorso di avvicinamento sui temi dell’e-commerce per quaranta imprenditrici (realizzato in partnership con Dintec) e un programma di speed-mentoring (con il supporto di SheTech, sarà indirizzato alla rete di donne che compongono la community dell’associazione). L’iniziativa è stata lanciata durante un workshop virtuale, moderato dalla giornalista Corinna De Cesare, al quale hanno partecipato Alice Acciarri (general manager di eBay in Italia), Paola Profeta (professoressa di Scienza delle finanze e Direttrice di AXA Research Lab on Gender Equality, Università Bocconi), Maria Valeria Pennisi (responsabile area regolazione del mercato di Dintec), Chiara Brughera (managing director dell’associazione SheTech) e Valeria Fili (titolare di RdC Web). Hanno contribuito al dibattito anche Martina Rogato (sherpa e portavoce di W20 a presidenza italiana), della vicepresidente della Camera dei deputati Maria Edera Spadoni, di Chiara Gribaudo, componente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, e di Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega.
“L’incontro e la promozione di questo gruppo di lavoro”, ha dichiarato Alice Acciarri, “vogliono essere un primo passo verso una riflessione più ampia sulle politiche pubbliche, le scelte private e le iniziative condivise da tutti gli attori sociali, necessarie per stimolare il cammino verso la parità di genere. L’iniziativa non si ferma qui ma proseguirà con l’attuazione di progetti concreti e con ulteriori occasioni di confronto future”.
Il rischio she-cession
Favorire l’imprenditoria femminile nell’ambito del commercio elettronico e più in generale nei mercati digitali è particolarmente importante in un momento storico come quello che stiamo vivendo, segnato dalle difficoltà economiche e in certi casi dalla chiusura di aziende che non sono sopravvissute ai lockdown. “La pandemia di covid-19 rappresenta una grande sfida per la parità di genere”, ha sottolineato, durante il workshop, Paola Profeta, professoressa di Scienza delle finanze e Direttrice di AXA Research Lab on Gender Equality, Università Bocconi. “Il rischio di she-cession ci pone di fronte all’urgenza di rendere prioritarie le misure per sostenere l’occupazione femminile. Gli studi mostrano l’esistenza di significativi effetti di genere della pandemia. Siamo di fronte anche a grandi opportunità legate all’accelerazione di nuove forme di organizzazione del lavoro e della tecnologia”.
“Solo il 10% delle imprese femminili si è dotata di competenze 4.0, a fronte del 18% delle altre imprese”, ha fatto notare Maria Valeria Pennisi, responsabile area regolazione del Mercato di Dintec. “Partecipare come Sistema Camerale allo sviluppo di iniziative, come quella realizzata da eBay con eWomen Lab, che contribuiscono ad aumentare le skill digitali delle imprenditrici italiane, è un’azione molto importante non solo per colmare questo divario competitivo ma anche per conseguire l’equilibrio di genere in coerenza con la politica dell’Unione in materia di pari opportunità e di emancipazione femminile”.
Parità di genere e opportunità per le donne imprenditrici saranno temi caldi anche all’interno del W20 Summit in programma a Roma i prossimi 13,14 e 15 luglio. “Al summit, con oltre cento delegate da tutto il mondo, porteremo avanti una discussione sulla parità di genere digitale e le opportunità occupazionali del mondo Steam”, ha spiegato Martina Rogato, sherpa e portavoce W20 (l’acronimo sta per Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica). “Ancora oggi rimane fondamentale concentrarsi sulle infrastrutture digitali, per dare a tutti la possibilità di avere una connessione, aspetto che impatta sia sull’accesso all’educazione sia sul diritto alla salute. In secondo luogo, è importante promuovere l’alfabetizzazione digitale, che vuole concentrarsi nella diffusione di programmi Steam per bambine e ragazze anche in aree periferiche, e che la formazione digitale non dimentichi i millennials. La formazione è fondamentale per migliorare la condizione occupazionale femminile che vede l’Italia ancora agli ultimi posti in Europa”.
L’impegno della politica per le donne imprenditrici
Su lavoro e imprenditorialità femminile ha parlato la vicepresidente della Camera dei deputati, Maria Edera Spadoni: “Investire nell’imprenditorialità e nell’occupazione femminile è fondamentale. Al momento ci sono diversi strumenti di sostegno per la creazione e lo sviluppo di imprese a partecipazione femminile, si tratta di misure volte a garantire migliori condizioni di accesso al credito: dai mutui a tasso zero all’accesso alla Sezione speciale del Fondo di garanzia per micro e piccole imprese femminili. Per far fronte alla crisi economica generata dalla pandemia, recenti interventi legislativi hanno implementato il sostegno al credito e introdotto alcune forme di sostegno diretto, assieme ad azioni per la diffusione di cultura imprenditoriale tra le donne. Presso il Mise è stato inoltre istituito il Comitato Impresa Donna, per formulare raccomandazioni relative allo stato della legislazione e dell’azione amministrativa in materia di imprenditorialità femminile. La strada verso la parità di genere è ancora lunga ma stiamo andando nella giusta direzione”.
Parole di ottimismo ma anche un invito al cambiamento sono giunti da Chiara Gribaudo, componente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati: “Finalmente vediamo un progresso concreto nella discussione sull’empowerment femminile”, ha detto l’onorevole. “Il Piano di Ripresa e Resilienza e le discussioni parlamentari sul tema ne sono l’esempio, a partire dall’avanzamento della legge sulla parità salariale, così come l’ampio supporto di cui godono. È però in questo contesto che auspichiamo un cambio di paradigma e lavoriamo per l’adozione di politiche di condivisione e non più di conciliazione, verso un rinnovamento della società in senso più ampio. Sosteniamo con forza che non è sufficiente creare condizioni per la ripartenza, ma è necessario lavorare verso una ripartenza eguale. Non potrà quindi esserci ripartenza senza uguaglianza di genere”.
Auspicabilmente, gli interventi a favore dell’imprenditoria femminile non saranno rallentati da divisioni ideologiche o da interessi di politici. “La discussione sul tema dell’empowerment e della condizione femminile non trova divisioni politiche, siamo d’accordo sugli obiettivi e lavoriamo insieme per raggiungerli”, ha assicurato Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità della Lega. “È necessario ancora lavorare sulle strategie però, che devono basarsi sulla premialità affinché venga garantito efficacemente l’accesso delle donne al mondo del lavoro. Il cambiamento deve pervadere il settore privato, ma è soprattutto il settore pubblico a dover dare l’esempio: valorizzare la meritocrazia e l’obiettivo della parità di genere nel processo decisionale è fondamentale nel cammino verso una società più equa.”
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