Durante l’emergenza una delle principali necessità avvertite è stata come affrontare il new normal e attraverso quali infrastrutture e tecnologie abilitanti. In particolare, sono state osservate tre diverse fasi:
- emergenza acuta (che ha richiesto risposte tempestive),
- adattamento alla nuova normalità,
- accelerazione del business (fase che si potrebbe definire “digital first”).
Analizzando ciascuna di queste tre fasi e sulla base delle diverse attività svolte da VMware (al riguardo si riporta, ad esempio, il supporto alle aziende clienti nell’implementazione dello smart working e la collaborazione svolta con il servizio sanitario inglese nel costruire l’applicazione per il contact tracing) è stato notato come sia stato fondamentale reagire velocemente alle trasformazioni in atto, mettere a disposizione degli sviluppatori strumenti agili e come in realtà siano ancora numerose le applicazioni da modernizzare per modificare i business model aziendali e mettere l’azienda nelle condizioni di aprirsi realmente ai canali digitali.
Per affrontare il new normal bisogna, dunque, focalizzarsi sul concetto di esperienza ed engagement dei lavoratori che poi si traducono in efficienza dei processi, soddisfazione ed alta user experience per il cliente finale; del resto, già prima dell’emergenza, la possibilità di avere un lavoro flessibile ed aumentare il benessere del dipendente erano aspetti particolarmente positivi sia per il business aziendale sia per la produttività delle persone.
Analizzando, inoltre, l’impatto della digital experience nel mondo del lavoro è emerso che il 73% dei lavoratori, a prescindere dall’età, concordi su come la disponibilità degli strumenti agile aumenti la loro produttività, faccia apparire la propria azienda come un “digital leader” ed incida più positivamente sul business aziendale.
Ad ogni modo, pur trattandosi di fenomeni che stanno impattando le realtà aziendali in maniera differente, prima della situazione di emergenza si era abituati a percentuali di lavoratori in remote/smart working molto più contenute rispetto a quelle di adesso, inducendo, dunque, a dover intervenire sin da subito per garantire a chiunque la possibilità di continuare a lavorare e ad essere produttivi.
Inoltre, si è voluto far scegliere ai lavoratori quale device utilizzare, così da offrire ulteriormente una migliore esperienza utente e rendere quanto più possibile organico e sistemico il nuovo modo di lavorare cercando di rispondere al meglio alle esigenze dei dipendenti. Sempre in un’ottica di employee engagement si è permesso ai dipendenti di effettuare accessi immediati che venissero propagati a tutte le applicazioni così da portare a termine più facilmente il proprio lavoro (ad esempio, qualora il dipendente avesse voluto interrompere le attività sul pc/desktop ed eventualmente riprenderle con un’interfaccia grafica coerente da altri device, garantendogli così il massimo della flessibilità).
Inoltre, è stata notata la significativa rilevanza nell’avere un’interazione lineare con tutti gli stakeholder che permettono sia di entrare in azienda sia di lavorarvi bene all’interno: in questo senso è, ad esempio, importante l’impiego dell’Intelligenza Artificiale per poter dialogare con i dipendenti fornendo immediatamente risposte a qualsiasi problema e necessità e soprattutto per effettuare analisi sistemiche relative al funzionamento delle applicazioni del lavoratore (così da riuscire ad intervenire tempestivamente qualora venissero riscontrate delle problematiche o anomalie).
È, inoltre, importante garantire un corretto flusso comunicativo e quindi avere un hub centrale tramite cui fornire messaggi di emergenza: al riguardo si rende utile il possesso di un’unica piattaforma che consenta anche di avere dei messaggi di scopo aziendale per il gruppo o per tutta l’azienda.
Infine, si vuole citare degli esempi di un’esperienza consumer gestita dalla divisione IT in modalità enterprise. Un primo suggerimento potrebbe essere ridurre il ciclo di vita del device, facendolo recapitare direttamente al dipendente già pronto, contenente tutte le applicazioni di cui necessita per lavorare. Un altro metodo a cui si è fatto ricorso durante l’emergenza (soprattutto da parte dei dipendenti che non disponevano del laptop aziendale) è stato quello del download dell’app: loggandosi tramite un QR code, gli utenti potevano disporre automaticamente di tutte le informazioni di cui necessitavano.