Sebbene nel 2017 molte banche siano tornate a fare utili, per la maggior parte di queste ci sono ancora molti quesiti irrisolti. L’entrata nel settore bancario di nuovi attori “digital” e l’innovazione tecnologica hanno colto di sorpresa molti istituti tradizionali, rendendo, così, necessaria l’adozione di nuove strategie. Di questi temi, e molti altri, si parlerà durante il Banking Summit 2018, organizzato da The Innovation Group.
Il settore bancario negli ultimi anni è stato caratterizzato da diversi cambiamenti che ne hanno modificato profondamente gli assetti. Queste trasformazioni, riconducibili a fenomeni quali l’evoluzione dei clienti, l’innovazione tecnologica e le nuove regolamentazioni PSD2 e MIFID2, hanno reso necessaria la definizione di nuove strategie da adottare per far sì che le banche italiane aumentino la propria competitività nel panorama internazionale: sebbene in alcuni piani industriali, specialmente in quelli relativi alle banche più grandi, ci sia stata una forte spinta alla digitalizzazione, tecnologie quali big data, AI, cloud computing, sono ancora agli inizi. E, inoltre, l’entità degli investimenti destinati ai percorsi digitali e il livello di conoscenze e competenze adeguato ad affrontare le nuove sfide del mercato risultano essere ancora piuttosto limitati.
Tra le nuove sfide che le banche devono fronteggiare va considerato, inoltre, l’ingresso nel mercato di attori che, pur non essendo banche, svolgono attività di banking: si pensi, ad esempio, al mondo retail e ai due giganti dell’e-commerce Amazon ed Alibaba e ai loro servizi di pagamento Amazon Pay e Alipay o agli altri “big” come Apple, Google, Facebook e Microsoft, “nuovi” temibili concorrenti che godono di un marchio potente, di milioni di utenti e, soprattutto, di strumenti tecnologici che, a differenza delle banche tradizionali, permettono loro di essere perfettamente a conoscenza dei dati sui propri clienti. Nei prossimi anni le banche si dovranno aspettare una fortissima pressione competitiva dai cosiddetti “big six” del mercato tech.
Ecco, dunque, che per le banche si è venuta a creare una vera e propria “sfida digital” che pone nuovi quesiti da cercare di risolvere: abbracciare il cambiamento o continuare a fare banca in modo “tradizionale” rischiando di perdere competitività nel panorama internazionale? E, nel caso in cui le banche decidessero di modificare il proprio modo di fare banking, si potrà parlare di una metamorfosi vera e propria o piuttosto di un’evoluzione della specie?
Il futuro sarà davvero all’insegna dell’open banking? Sarà, cioè, incentrato verso il modello di banca come piattaforma volto alla costruzione di nuovi ecosistemi di servizi finanziari? E, ancora, quali iniziative verranno intraprese per gestire i rischi legati alla privacy e alla cybersecurity che le nuove tecnologie “disruptive” pongono?
Di questi temi si discuterà i prossimi 4 e 5 ottobre a Stresa, nell’ambito dell’edizione 2018 del Banking Summit, organizzato da The Innovation Group con l’intento di creare un solido dibattito per affrontare al meglio le nuove sfide e la pressione competitiva dei nuovi attori digitali.