N. Luglio 2018
a cura di Vincenzo D’Appollonio
Partner, The Innovation Group
Durante le mie attività di Management Consulting con le PMI lombarde, soprattutto in quelle piccole realtà di impresa industriale di origine artigiana, con pochi soci tutti ‘operativi’, spesso appartenenti allo stesso nucleo famigliare, e con un numero massimo di 20 dipendenti, mi capita frequentemente di constatare come lo stile di gestione aziendale, applicato ‘spontaneamente’ da questi manager, sia perfettamente assimilabile ai modelli metodologici di ‘Management Collaborativo’.
Questi modelli strutturati sono sempre più attuali nelle Medie e Grandi Imprese: la Trasformazione Digitale comporta infatti la modifica dei modelli organizzativi, le sfide del nuovo Mercato sono troppo complesse e richiedono massima velocità di reazione, la qualità del risultato dipende dalla capacità di aggregare ed integrare rapidamente le competenze di più persone nella gestione operativa dell’azienda.
Il management collaborativo può essere visto in generale come l’atto di lavorare ‘insieme come una squadra’ per raggiungere un obiettivo comune entro un determinato periodo di tempo. L’obiettivo dietro lo stile di gestione collaborativa è quello di consentire ai manager di combinare i loro punti di forza con i punti di forza della loro squadra; rendere possibile il superare collettivamente eventuali punti deboli riscontrati tra i membri del team; migliorare l’efficienza e la produttività di tutta l’azienda.
Il management collaborativo si basa sul principio della partecipazione attiva di tutti i membri del team nel processo di pianificazione e controllo, nonché nella condivisione di informazione, comunicazione e esperienza di collaborazione; la gestione non è considerata un’attività riservata esclusivamente ai dirigenti, ma come parte integrante del lavoro di squadra di tutti i membri del team. Crea un alto livello di trasparenza e una consapevolezza condivisa della qualità tra i membri del team: la collaborazione è percepita dai partecipanti come una prospettiva di sviluppo ed un modo di relazionarsi tra loro e con l’organizzazione, i partecipanti lavorano per soddisfare non solo i propri ma gli interessi di tutti i membri del team e dell’organizzazione.
Elemento centrale è il processo decisionale collaborativo, volto a migliorare la gestione del flusso decisionale attraverso un maggiore scambio di informazioni tra manager e squadra: è un paradigma operativo in cui le decisioni sono basate su una visione condivisa dei leader e dei membri del team e una consapevolezza delle conseguenze delle decisioni reciproche prese; condividendo informazioni, valori e suggerimenti, i membri del team imparano gli uni dagli altri e costruiscono un pool comune di conoscenze, con conseguenti decisioni e azioni più efficaci per l’intero sistema.
Un sistema innovativo di Governance Collaborativa è rappresentato da ‘Holacracy’, introdotta da Brian Robertson nel 2010: Holacracy è un nuovo modello ‘open source’ di management che trasforma la struttura organizzativa statica cui siamo abituati in una struttura dinamica che garantisce chiarezza e continuo aggiornamento di ruoli e responsabilità. Una struttura auto-adattiva che può essere modificata in real-time man mano che nuove opportunità e sfide si palesano all’orizzonte, permettendo alla organizzazione di evolvere alla stessa velocità con cui si evolve il contesto di mercato in cui opera.
Holacracy è composto da holons (greco: ὅλον) o unità autonome e autosufficienti, ma anche dipendenti dall’insieme superiore di cui fanno parte. Quindi Holacracy è un sistema di holons autoregolati che funzionano sia come interi autonomi che come parti dipendenti. I blocchi costitutivi della struttura organizzativa di Holacracy sono i Ruoli al posto delle Funzioni/job description. Holacracy distingue tra i ruoli e le persone che li riempiono, in quanto un individuo può ricoprire più ruoli in un dato momento. Un ruolo non è una job description; la sua definizione segue un formato chiaro che include un nome, uno scopo, “domini” opzionali per il controllo e le responsabilità, che sono legate ad attività in corso da svolgere e portare a termine. I ruoli sono definiti da ogni cerchio – o gruppo – tramite un processo di governance collettiva e vengono aggiornati regolarmente al fine di adattarsi alle esigenze in continua evoluzione dell’organizzazione.
I sistemi di Governance Collaborativa come Holacracy aumentano l’agilità, l’efficienza, la trasparenza, l’innovazione e la responsabilità all’interno di un’organizzazione. L’approccio incoraggia i singoli membri del team a prendere iniziative e offre loro un processo in cui possono essere affrontate le loro preoccupazioni o idee, il sistema di autorità distribuita riduce l’onere per i leader di prendere ogni decisione: ebbene, tutto ciò è già presente ‘istintivamente’ in alcune Piccole Imprese italiane.
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