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La velocità è l’essenza della quarta rivoluzione industriale

Oggi la cosiddetta quarta rivoluzione industriale è al centro della narrativa e dell’agenda delle imprese. Ed è un tema su cui anche TIBCO ha intenzione di continuare a discutere, soprattutto in questi giorni al TIBCO NOW, una conferenza durante la quale verranno affrontare le più recenti tendenze e pratiche tecnologiche che consentono alle aziende di sfruttare al meglio il loro viaggio verso la trasformazione digitale.

Indubbiamente, su questo tema c’è molto di cui discutere: come confermano i libri di storia, le rivoluzioni industriali non si verificano troppo spesso e – nel momento in cui la tecnologia interviene e promuove la convergenza tra mondo fisico, digitale e umano, creando un mondo interconnesso – le implicazioni di questa nuova rivoluzione dimostrano di avere una portata politica, sociale ed economica straordinaria. Come con qualsiasi argomento di questa portata e dimensione, diventa fondamentale vagliare le discrepanze e le iperboli che si generano, per arrivare al cuore dei grandi temi, che in ultima analisi modelleranno il modo di fare impresa e, più in generale, il nostro vivere quotidiano.

La questione del “tempo” è un esempio tipico: la retorica popolare può continuare a ricordarci che siamo sulla cuspide della quarta rivoluzione industriale, ma in realtà, le prime fiamme di questa trasformazione si sono viste già all’inizio di questo secolo. È solo ora però che questo processo sta diventando molto più visibile e veloce. Come tale, l’attenzione si rivolge a ciò che sta dietro al rinnovato slancio alla base di  questa nuova ondata di trasformazione, con tutti i segnali che puntano ad una trazione guidata dalla velocità e dal ritmo del cambiamento.

Si tratta di una processo evolutivo he si fonda sull’esplosione dei dati disponibili e, in questo caso, la piattaforma tecnologica TIBCO Fast Data è un esempio calzante, in grado di reagire in tempo reale a migliaia, a volte milioni, di eventi aziendali generati da persone, di processi e sistemi all’interno delle aziende. Nel momento in cui tutti i sistemi e le applicazioni comunicano e lavorano insieme, tutti i dati di una società possono infatti essere integrati e resi accessibili in tempo reale, e qualsiasi sistema può interagire con essi per portare visibilità immediata e consapevolezza – ovvero, una coesione che ottimizza l’efficienza su tutti i canali.

Con un processo decisionale più veloce arriva quindi una legittimazione, una spinta che è fondamentale per affrontare questa Rivoluzione 4.0. Per comprendere meglio come tutto questo funziona nella pratica, non occorre guardare al di là di un uso più accessibile e “self-service” delle tecnologie di visualizzazione, che consentono a coloro che non hanno conoscenze specialistiche di comprendere meglio le informazioni disponibili e di guidare la propria analisi al fine di prendere decisioni di business e rispondere alle domande fondamentali, senza il supporto dell’IT.

Grazie ad un restyling più accessibile, le statistiche vengono tradotte in una grafica chiara, che fornisce un’immagine immediata di una “storia” che spesso è sepolta nei dati, in modo che le anomalie nelle prestazioni possano essere individuate e la conoscenza possa essere acquisita in tempo reale. Il risultato è una maggiore indipendenza per l’individuo, che senza dubbio sfiderà le gerarchie tradizionali e segnerà un cambiamento in quella “cultura della dipendenza” che si basa su pochi eletti per estrapolare dell’intelligenza dal sistema.

Si tratta di uno sviluppo che a sua volta favorisce una maggiore condivisione delle analisi e una maggiore collaborazione – un altro aspetto centrale della quarta rivoluzione industriale, sostenuto dalle tecnologie e dalle piattaforme che possono accelerare la condivisione on-demand e guidare la sperimentazione dagli Analytics al Cloud.

Velocità, legittimazione e collaborazione: una potente Trinità che definirà quest’epoca. Sulla carta, le ripercussioni sembrano unanimemente positive, ma questo non è sempre riflesso nella “narrativa”, in cui le promesse e il potenziale di un’opportunità rimangono temperate da una cautela relativa alle conseguenze di questa esplosione sovralimentata della tecnologia, nel caso in cui venga manipolata in modo errato.

Dai timori relativi all’eccessiva automazione e alla potenziale minaccia per l’umanità, che vede l’uomo in opposizione alle macchine, fino ai rischi per la sicurezza e all’indebolimento dei rapporti umani, questi sono tutti temi che danno un retrogusto amaro a questa rivoluzione

Sono tutte valide preoccupazioni e degli importanti promemoria per tutti noi, per ricordarci che, per tutte le ovvie opportunità, quello che importa, in ultima analisi, è come le persone prendono coraggio e affrontano le sfide. Non dobbiamo essere spettatori passivi mentre la tecnologia si evolve intorno a noi. Dobbiamo guidare l’evoluzione, prendere il controllo, e garantire che l’innovazione sia al nostro servizio, per migliorare le nostre capacità e potenzialità. La rivoluzione è già qui e il tempo stringe, occorre agire ora per creare valore per il futuro.

di Maurizio Canton, CTO EMEA di TIBCO