A cura di Camilla Bellini, Analyst, The Innovation Group
Il mercato degli Smart Connected Device, composto da PC portatili, smartphone, tablet e (più recentemente) dagli wearable, è stato caratterizzato negli ultimi anni da un trend nel complesso peculiare: a fronte di tassi di crescita rilevanti che nel passato hanno contraddistinto questo mercato (nel 2013 registrava un tasso del +23,5% rispetto al 2012, con un valore assoluto pari a circa 8 miliardi di euro), nel 2015 è atteso un trend di crescita molto più contenuto (+1.6% rispetto all’anno precedente), mentre per il 2016 è previsto addirittura un trend negativo (-1,0%).
Nel dettaglio, questo andamento è imputabile da un lato ad un trend negativo della spesa per tablet (-7.7% nel 2015 rispetto all’anno precedente) e ad un rallentamento significativo nella spesa per smartphone (+2,5% nel 2015, rispetto al +17,7% nel 2014, y-o-y): la presentazioni di nuovi prodotti sul mercato verosimilmente porterà ad una ridistribuzione della spesa tra i dispositivi, in un’ottica di cannibalizzazione tra sostituti, non tanto ad un aumento del valore totale.
A questo si aggiungono inoltre, da un lato, l’inesorabile declino dei pc portili, che, nonostante una breve ripresa registrata nel 2014 grazie alla sostituzione da parte di molte aziende del parco installato e alla fine del supporto per Windows XP, e, dall’altro, dall’ingresso in questo mercato dei dispositivi wearable. In particolare, questi ultimi, benché registrino tassi di crescita rilevanti, rimangono una realtà molto circoscritta e non si prevede che nei prossimi anni raggiungano i livelli di spesa e il volume di installato raggiunti da smartphone e tablet.
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